ALESSANDRO, IL RAGAZZO VOLATO DAL QUARTO PIANO: LA SCOPERTA SULLA FIDANZATINA

Nuovi dettagli riaprono il caso. Il tredicenne non sarebbe caduto accidentalmente. I messaggi ricevuti sul telefono, spalancano una nuova pista agli investigatori.

Gli ultimi sviluppi della vicenda

Alessandro Cascone, era un giovane di 13 anni che qualche giorno fa ha perso la vita.
Il ragazzo è precipitato dal quarto piano della sua abitazione. In una prima ricostruzione, la morte sarebbe stata causata da un incidente: Alessandro sarebbe salito fino a lì per aggiustare i cavi dell’antenna della televisione.
Ma con il procedere delle indagini, vengono fuori altri dettagli che tendono ad escludere questa prima conclusione.
Il ragazzo secondo gli ultimi sviluppi, sarebbe stato vittima di cyberbullismo e istigazione al suicidio.
Sei i conoscenti del ragazzo che sono stati fermati dalla polizia, tra questi ci sono anche due maggiorenni.
Tra i coinvolti, anche l’ex ragazza di Alessandro che voleva punirlo in quanto era stata mollata qualche settimana fa.

La dedica dei conoscenti

Ieri 7 settembre, si sono svolti i funerali del ragazzo.
Tra i primi a parlare di Alessandro infatti, è proprio il vescovo che, commentando il Vangelo delle beatitudini, esclama:

“Guai a voi che ora ridete calpestando i fratelli e guai a voi perché poi piangerete ma non è una minaccia di un Dio che vuole distruggere, è la realtà se alimentiamo sentimenti negativi che ci mettono l’uno contro l’altro. Alessandro era uno dei piccoli della nostra comunità, non può parlare più, non può dirci quello che aveva nel cuore ma lo dice a Dio e noi lo ascoltiamo attraverso la parola di Dio”

Una delle insegnanti del tredicenne ha così sentenziato:

“Averti come alunno per me è stato un dono. Eri una persona speciale: ci ha insegnato ad amare e a perdonare”

Ai funerali, anche i legali della famiglia di Cascone, Giulio Pepe e Mario D’Apuzzo. I due sono apparsi calmi e risolutivi per quanto riguarda le ultime vicende venute a galla dopo le indagini:

“La famiglia chiede l’accertamento della verità, che vengano accertati i fatti realmente accaduti. Qualora dovesse confermarsi l’ipotesi accusatoria con il coinvolgimento di soggetti terzi chiaramente chiederanno giustizia”


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