AVEVA UNA FORMA STRANA, QUANDO SI AVVICINA FA L’AGGHIACCIANTE SCOPERTA

Assurdo ciò che questo ragazzo ha ritrovato lungo il corso del fiume. Ecco cos’era quell’oggetto insolito, ritrovato fortuitamente.

Un mistero che si infittisce

Al giorno d’oggi, grazie alla nostra conoscenza avanzata e ai più recenti sistemi tecnologici, restano veramente poche cose che non abbiamo spiegato.
Ed ecco spiegato il perché, appena un oggetto o un animale, non rientrano nel nostro schema di conoscenze, esso acquisisce subito moltissima fascinazione. L’essere umano infatti, è curioso di natura ed è tormentato finché non riesce a darsi una spiegazione al riguardo.
Molto spesso infatti, si finisce per idealizzare l’insolito oggetto, costruendo attorno ad esso un vero e proprio alone di mistero.
La storia scritta più avanti, racconta proprio di questo strano incontro con quella che sembrava essere una medusa ma che poi si è rivelata tutt’altro. Ecco cosa è successo.

Lo stranissimo ritrovamento

Tutto è iniziato con una semplice giornata di relax nei pressi di un fiume. Era estate, e un gruppo di ragazzi era intento a scattarsi delle foto ricordo della stagione che stava volgendo al termine.
Ad un tratto, il gruppo si imbatti in quella che a tutti gli effetti, sembra una medusa. I giovani si avvicinano, ma scoprono che la consistenza non è molle come quella delle meduse, anzi è anche priva di tentacoli e filamenti.
Il ragazzo che l’ha avvistata per primo, l’ha poi definita come uno scarto di lavorazione, come una sostanza di origine chimico-sintetica, quasi come se fosse del silicone.
La “medusa” è stata ritrovata all’altezza di Santa Maria Maddalena, paesino in provincia di Rovigo.
In molti hanno da subito dubitato che fosse una medusa in quanto queste vengono trasportate dalla corrente, ed è improbabile che dal mare, ci sia una corrente che riporti verso il fiume, in più vivono in ambienti di acqua salata.
Ancora sconosciuta l’identità di quest’oggetto che sicuramente non è un animale. L’ipotesi più accreditata, è che sia una protesi mammaria in silicone, degradata dalla lunga permanenza in acqua.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condivisioni