VLADIMIR LUXURIA, DOPO LA MORTE DI PAPA RATZINGER FA UN’AMARA CONFESSIONE

Nonostante il momento di lutto, l’ex volto della sinistra italiana, Vladimir Luxuria, non le ha mandate a dire. Ecco cosa ha dichiarato riguardo il Papa emerito.

Un momento delicato per la chiesa

Il 31 dicembre, all’età di 95 anni, si è spento Papa Benedetto XVI.
Aveva abbandonato il soglio pontificio da quasi 10 anni: il 28 febbraio del 2013 si è dimesso, abbandonando San Pietro, acquisendo così il titolo di sommo pontefice emerito.
Ritirato a vita privata, di lui sono trapelate pochissime informazioni, fino a quando, verso la fine di dicembre, non è arrivata la notizia di un suo repentino peggioramento delle sue condizioni di salute. Proprio per queste condizioni precarie, lo stesso Papa Francesco aveva chiesto a tutti di pregare per lui. Purtroppo però, proprio l’ultimo giorno dell’anno, Papa Ratzinger ha esalato l’ultimo respiro.

Le parole di Luxuria

In queste ore però, hanno tenuto banco alcune dichiarazioni di Vladimir Luxuria, sempre in prima linea a difendere i diritti LGBTQ+. Per questo motivo, le sue parole contro l’ex Papa emerito, rilasciate per Adnokronos hanno fatto molto discutere:

“Scompare un uomo importante, un punto di riferimento per il mondo cattolico, mi dispiace per la perdita della persona e per la sua sofferenza, però non posso essere ipocrita da tacere i grandi contrasti che ha avuto con la comunità Lgbtq+, contrasti che si sono affievoliti con Papa Francesco”

Aggiungendo: “Ricordo le sue prese di posizioni molto frequenti, al limite dell’ossessione, su tutti i temi e le leggi che potessero favorire le nostre vite, i nostri affetti. Sicuramente mi dispiace per la perdita dell’uomo, ma non posso essere ipocrita e dimenticare le ingerenze e le dichiarazioni molto forti contro di noi. Quella che mi ferì in modo più forte fu il definire l’omosessualità ‘socialmente pericolosa’, quella frase ha eretto il muro più grande tra noi e il Vaticano. Ha etichettato le nozze gay come ‘il potere antispirituale dell’Anticristo’ o come ‘autodistruzione della società'”

E infine ha aggiunto: “Ora mi auguro che questo dialogo dell’abbattimento dei muri e di costruire dei ponti, usando i mattoni di questi muri demoliti, possa continuare nel futuro e che non ci sia più questa lotta così aspra, pur nel rispetto delle diverse posizioni, tra la nostra comunità, il Vaticano e tutte le religioni”


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