Covid-19, le pesanti accuse per Enrico Montesano

Alcune dichiarazioni, soprattutto se fatte da note persone dello spettacolo, possono essere molto pericolose, possono condizionare chi non è particolarmente ferrato in un argomento. Stiamo parlando delle parole pronunciate dall’attore Enrico Montesano (Roma, 1945) sui suoi canali social.

Il noto regista ha riportato una notizia che avrebbe sentito dall’Avis, ovvero che il sangue donato da chi ha ricevuto il vaccino contro il Covid-19, non sarebbe servito a nulla, è stato escluso, perché si era coagulato. Ma è realmente così? Continua a leggere l’articolo per saperne di più.

 

 

 

Attenzione alle parole

Le dichiarazioni di Montesano hanno scaturito una pronta reazione del Centro nazionale sangue (Cns), che ha così risposto: “Le persone vaccinate possono tranquillamente donarlo e le sacche prelevate da chi è immunizzato sono utilizzate in questi mesi per le trasfusioni senza alcuna differenza con le altre”. Anche Gianpietro Briola dell’Avis, ha voluto dire la propria sulla vicenda: “Affermazioni pericolose per la salute pubblica e lesive dell’impegno dell’associazione e dei donatori. Donare il sangue dopo aver ricevuto il vaccino anti Covid non comporta alcun rischio né per il donatore stesso né per i pazienti a cui trasfonderlo“.

 

 

 

Una reazione a catena

La bufala No Vax di Enrico Montesano: "Il sangue donato dai vaccinati viene buttato via". Avis replica

Anche Vincenzo De Angelis, direttore del Cns, è voluto intervenire sul caso sollevato da Montesano: “È molto grave diffondere false informazioni sulla donazione di sangue, specie alla vigilia di un periodo come quello estivo, in cui storicamente si registrano carenze. Non c’è nessuna differenza tra il sangue dei vaccinati e quello dei non vaccinati, entrambi salvano vite ogni giorno, e anzi ci auguriamo che siano sempre di più i donatori immunizzati, sarebbe un segno ulteriore dei progressi nella lotta al virus“.

E ha poi voluto concludere così il suo discorso: “I soggetti asintomatici vaccinati con virus inattivati, vaccini che non contengono agenti vivi o vaccini ricombinanti (ossia tutti i vaccini in uso in questo momento in Italia) possono essere accettati alla donazione di sangue ed emocomponenti dopo almeno 48 ore da ciascun episodio vaccinale”. È sempre bene far attenzione alla fonte da cui proviene una notizia!


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