1° GENNAIO 2023, TUTTE LE NUOVE REGOLE PER GLI ITALIANI

Cosa si muove all’interno dell’esecutivo per il prossimo anno? Ecco quali saranno le manovre in vigore già dal primo gennaio.

Aria di novità

Da qualche mese ormai, il partito capitanato da Giorgia Meloni, è stabilmente alle redini del governo. La Meloni infatti, qualche giorno fa è stata inserita dalla rivista Forbes, al settimo posto della classifica delle donne più potenti al mondo (World’s Most Powerful Women).
Nonostante siano passati pochi mesi per iniziare a vedere gli effetti delle manovre che questo governo sta apportando al paese, il clima di fiducia invade l’Italia. Moltissimi sono convinti che la nuova Premier non sperpererà la fiducia dei suoi elettori.
Per l’anno che verrà, infatti, il governo ha già in serbo delle novità da mettere in pratica: molte di esse riguardano la pandemia, ecco cosa è stato deciso.

Cosa cambierà per il 2023

In questi giorni, è stato diramato il decreto “Anti-Rave Party”, passato al Senato con ben 92 , 75 No e un solo astenuto.
Il decreto però, non è stato scritto solamente per punire con 4 o 6 anni di reclusione coloro che organizzano i mega-raduni musicali su terreni non propri, ma riguardava anche una serie di norme disciplinari riguardanti il Covid: una problematica che non è stata ancora risolta e che ci portiamo dietro da anni.
Le novità quindi, saranno soprattutto dal punto di vista sanitario: ad annunciarle il Ministro Schillaci. Tali novità, dovranno comunque esser vagliate dalla Camera.
La prima riguarda l’importante decisione da prendere sull’isolamento dei contagiati: ad oggi, chi risulta positivo al virus, dovrà rimanere in isolamento per 5 giorni, al termine dei quali, non è necessario fare il tampone per uscire dall’isolamento. Il governo però, nel nuovo anno farà luce sulla situazione in cui, al termine di questi 5 giorni, i sintomi dell’infezione dovessero ancora essere presenti (al momento non è specificato come muoversi).
In più, il nuovo decreto prevede l’abolizione del green pass: non sarà più obbligatorio esporlo negli ospedali o nelle residenze sanitarie assistite (RSA) o nelle strutture riabilitative o in quelle residenziali per gli anziani.
Per quanto riguarda chi è stato a contatto con un positivo, non è necessario l’isolamento: si può uscire di casa, seguendo però un regime di auto-sorveglianza per 10 giorni (ridotti poi a 5 a seguito di un emendamento), indossando la mascherina.

Dunque, delle misure più blande in caso di contagi che faranno sicuramente contenti gran parte degli italiani, senza rischiare di mettere di nuovo in crisi l’economia del paese.

 


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