39 anni, morto per una polmonite. Era Covid? L’autopsia rileva dettagli scandalosi

La storia che andiamo a raccontarvi oggi potrebbe far gridare allo scandalo a molti.

Abbiamo sempre, in prima linea, lodato il coraggio di medici e infermieri durante la battaglia al terribile coronavirus.

In pieno lockdown, durante la famigerata prima ondata, sono state tra le categorie che più di tutte hanno subito gli effetti della pandemia, dato l’altissimo numero di positivi tra il personale sanitario e, purtroppo, di morti.

Ma il personale ospedaliero non sempre ha mantenuto le aspettative.

Un uomo è morto per colpa di negligenze.

Un sospetto Covid, che non è stato ricoverato nelle strutture apposite, probabilmente per negligenza dei medici.

Dopo gli studi sulla sua salma, ora la situazione diventa delicata.

“Aveva il Covid ma non è stato trasferito”

Oronzo Castelluzzo aveva 39 anni.

Leccese, con il suo banco ambulante di crepes e piadine, deliziava salentini e turisti con le sue prelibatezze.

Si era ammalato e gli era stata diagnostica una polmonite bilaterale.

Sospetto Covid?

Secondo i medici no.

Eppure, leggendo le diagnosi e le cartelle mediche, la famiglia ha iniziato a insospettirsi. Per questo, è ricorsa a una equipe di medici legali e avvocati per vederci più chiaro.

La salma è stata dunque disposta a esame autoptico.

E ciò che è stato scoperto è stato scandalosa.

“Prima era positivo, poi negativo. Ci hanno mentito”

La famiglia ha esposto subito una denuncia, prima contro ignoti ma ora passata contro noti, perché ha voluto vederci più chiaro.

Oronzo Castelluzzo, 39 anni leccese, venditore ambulante, è morto per una polmonite bilaterale.

Questo è quello che il medico legale ha scoperto dopo l’esame autoptico.

Insomma, una morte che sopravviene dopo aver contratto il coronavirus, come abbiamo tristemente raccontato per molti defunti di questi mesi.

Eppure, l’ospedale dove era ricoverato, ha fatto una grande confusione con i referti medici.

Oronzo Castelluzzo ha fatto 11 tamponi, i quali hanno sempre dato risultati contrastanti.

Prima era positivo, poi negativo. Successivamente è tornato positivo, sospettando un caso di “falso positivo”.

Insomma, nonostante ci fossero dei dubbi sulla positività dell’uomo, Oronzo Castelluzzo non è mai stato ricoverato in un reparto Covid, ed è stato curato senza gli accorgimenti del caso.

Ora la famiglia promette battaglia.


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