AMADEUS ROMPE IL SILENZIO SULLA MALATTIA: “I MEDICI…”

Queste le parole del presentatore che ha parlato così della sua malattia. Il sostegno della moglie non gli è mai mancato in questi anni.

Una sincera storia d’amore

La storia d’amore tra Amadeus e Giovanna Civitillo, è stata una delle più aspramente criticate, ma che negli anni è diventata così solida da riuscire a convincere tutti del loro amore, persino i più critici.
I due si sono conosciuti nel lontano 2002, quando Giovanna faceva parte del gruppo di “professoresse” del programma condotto proprio da Amadeus, L’Eredità.
All’epoca lei aveva 25 anni, mentre il famoso conduttore, ben 40. Ma l’età, almeno per loro, non è mai stata un problema.
A dimostrarlo anche il frutto del loro amore, ovvero Josè.
Giovanna, ha ricoperto sempre un ruolo centrale nella vita di Amadeus: è lei la figura che lo aiuta nei momenti difficili.
Ancora oggi, l’ex professoressa lo aiuta a combattere gli effetti e gli strascichi della malattia che ha attanagliato il presentatore di Ravenna.
Lo stesso Amadeus ha confessato di esser stato malato, quando aveva solamente 7 anni, di nefrite, un’infiammazione del glomerulo, dei tubuli o del tessuto interstiziale nei reni.

Le parole di Amadeus sulla sua malattia

In una recente intevista, Amadeus ricorda i giorni in cui ha sofferto di questa malattia:

“Di quel periodo conservo ancora un ricordo molto nitido. E ricordo che, anche se poi si è concluso tutto per il meglio, nei due anni successivi ho dovuto rinunciare a correre, scatenarmi, perfino a praticare sport, come invece, a quell’età, si ama tanto fare”

Ancora oggi, il ricordo di come è stato, condiziona la sua vita presente:

“Credo che quel disagio vissuto in un’età così delicata mi sia rimasto appiccicato addosso. E anche se fortunatamente non mi è più accaduto nulla di particolarmente grave, mi basta ascoltare qualcuno che mi confida i suoi problemi di salute da assorbirli a tal punto da caricarmi d’ansia”

Ma in casa, Giovanna smorza subito le ansie del marito, ironizzandoci un po’ su:

Per fortuna ogni tanto io e mio figlio, quando il padre non c’è, ci concediamo delle ‘serate schifezze‘. Patatine, salse, chi più ne ha più ne metta. A lui basta un brufolo per pensare male e farne un possibile motivo di ansia. Come si convive in casa? Prendendolo in giro dal mattino alla sera. Scherzandoci sopra. Altrimenti usciremmo pazzi


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