GOVERNO MELONI, LA NOTIZIA PER CHI HA UNA CASA

Queste le contromisure che il governo potrebbe attuare per far fronte alla crisi.

Un primo campanello d’allarme

La Federazione Autonoma Bancari Italiani (Fabi), nella sua ultima analisi ha espresso tutta la sua preoccupazione per l’attuale situazione che sta vedendo in crisi l’Italia, ma anche più generalmente l’Europa stessa.

Come già noto, la Banca Centrale Europea (Bce), sta alzando tutti i tassi d’interesse proprio per contrastare questa insolita situazione economica di inflazione galoppante.
Di conseguenza, il rischio secondo cui i tassi dei mutui salgano oltre il 5%, è molto concreto.
In molti rimangono così a rimuginare, senza prendere la decisione finale di comprare una casa, soprattutto in questo clima di sfiducia che sta attanagliando sia le famiglie che le imprese, e che comporta forti implicazioni sociali e anche finanziarie. Infatti, nel nostro paese, gli interessi sono quasi il doppio di quelli Francesi e molto più alti rispetto alla Spagna.
A tutto ciò, si aggiungono i vari rincari sul gas e alcuni beni primari come il grano che peggiorano ulteriormente un quadro già abbastanza complesso.
Si presenta subito spinosa, dunque, la situazione che l’attuale governo, fresco di mandato e capitanato dalla Meloni, dovrà affrontare nei prossimi mesi per cercare di dare una risposta valida e autorevole, che vada incontro alle tasche degli italiani, senza però intaccare la credibilità della nostra nazione in Europa.

Le probabili mosse del governo

Giorgia Meloni, sarà dunque impegnata con una nuova legge di bilancio. Ma per capire la sua posizione riguardo la crisi economica, che attanaglia da tempo ormai l’Italia, possiamo avanzare delle supposizione in base a quanto dichiarato in campagna elettorale.
Tra gli slogan più acclamati di Fratelli d’Italia, c’è la impignorabilità della prima casa:

salvo ovviamente per il mancato pagamento dell’eventuale mutuo ipotecario che grava su di essa e in caso di prolungata morosità nei confronti del condominio”

Per essere attuata tale promessa, però, sarebbe necessario varare una legge ad hoc, visto hce il pignoramento è ammesso in due casi: quanto l’importo complessivo del credito supera i 120mila euro e se sull’immobile è stata iscritta un’ipoteca e sono decorsi almeno sei mesi dall’iscrizione senza che il debito sia stato estinto.

Inoltre, lo stesso partito ha garantito una revisione dell’Imu e “zero tasse sui primi 100mila euro per l’acquisto della prima casa”.
Una delle ultime proposte da vagliare poi, è un calo dell’Imu, e l’introduzione di una tassazione unica per l’acquisto della prima casa al 2%.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condivisioni