ITALIA, FORTE SCOSSA DI TERREMOTO 5.1: SI TEME IL PEGGIO

Pochissime ore fa è tornata a tremare la terra in Italia. Gli abitanti sono scesi tutti in strada per scongiurare il peggio. Ecco cosa è successo e dove.

Cosa è successo e dove

Ancora grande preoccupazione tra le strade italiane.
Oltre al sorprendente caldo di novembre, a destare preoccupazione sul suolo nostrano ci ha pensato un terremoto di magnitudo 5.1 sulla scala Richter.
Neanche a farlo apposta, la notte del grande spavento era quella di Halloween, il 31 ottobre.
Fortunatamente però, l’ipocentro è stato registrato a notevole profondità, a ben 286 km sotto la superficie.
Molto probabilmente, se l’ipocentro fosse stato più in superficie, le conseguenze di tale forza sismica, avrebbero arrecato danni ingenti al territorio e ai centri abitati.
Le regioni coinvolte sono state ben 3, nel Sud Italia, ovvero in Calabria, Campania e Basilicata. Il fatto insolito è costituito dal fatto che tali regioni, sono state raramente interessate a un fenomeno sismico (soprattutto di tale portata).
L’epicentro del sisma è stato individuato in mare, a largo dei comuni calabresi di Scalea e San Nicola Arcella, luoghi in cui si è avvertita più distintamente.

Il comunicato della protezione civile

Su Facebook, con un post pubblico, la protezione civile della Calabria ha voluto rassicurare tutti i cittadini spaventati da tale evento.

“Un terremoto di magnitudo 5.1 è stato registrato alle 22:42 a largo della costa tirrenica settentrionale della Calabria. Per fortuna il terremoto è avvenuto ad una profondità molto elevata, circa 286 km, questo ha fatto sì che gli effetti in superficie siano stati attenuati. Profondità e magnitudo elevate hanno fatto sì che il sisma sia stato avvertito in buona parte della regione. Non sono stati segnalati al momento danni alla Sala Operativa regionale che continua a monitorare la situazione in contatto con i sindaci dei comuni più vicini alla zona epicentrale”

Al momento dunque, solamente grande apprensione ma nessun danno. Per le novità sulla questione, dunque, è consigliato seguire la pagina della protezione civile o la più generalista Ansa.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condivisioni