L’addio improvviso di Sallusti

Alessandro Sallusti lascia il giornale

Sallusti diventa direttore di Libero

La firma sull’accordo di risoluzione è stata messa e ora la notizia è ufficiale.

Dopo 12 anni Alessandro Sallusti “divorzia” da Il Giornale , e lascia la direzione.

Da oggi sarà direttore di Libero, la cui proprietà è del gruppo Angelucci.

A comunicare la decisione di Sallusti è stata la società editrice della testata. “La Società Europea di Edizioni, editrice de Il Giornale, e il suo direttore Alessandro Sallusti hanno risolto oggi, dopo dodici anni di proficua collaborazione, il rapporto di lavoro – si legge nella nota – L’editore Paolo Berlusconi e il presidente Alessia Berlusconi ringraziano il direttore Sallusti per l’impegno profuso in tutti questi anni”.

Pietro Senaldi, attuale direttore responsabile di Libero, affiancherà Sallusti alla guida del quotidiano, con la qualifica di condirettore della testata . “Si tratta di un’operazione concordata da tempo – dice Senaldi all’Adnkronos – che dimostra la volontà di investire sulla testata, che si sta allargando su piu fronti multimediali. Sono contento di tornare a lavorare con Sallusti, che mi riportò a Libero proprio dal Giornale“.

“Lascio dopo 12 anni di battaglie”

Le parole di Sallusti subito dopo il suo addio:

A volte le cose sono più semplici di come appaiono o di come si vorrebbe farle apparire. E questo mio ultimo giorno da direttore del Giornale dopo dodici anni di servizio è esattamente così.

Queste le parole piene di commozione di Sallusti, da l’addio a “il giornale” dopo ben 12 anni di battaglie, come ci tiene a precisare, poi cita uno dei suoi scrittori preferiti:

Per provare a spiegarlo prendo in prestito un capitolo dell’ultimo romanzo di uno dei miei scrittori preferiti, Fabio Genovesi, in cui l’autore (che dopo la passione per la scrittura ha quella per il ciclismo, per cui c’è da fidarsi) fa girare la storia attorno al concetto che «il più grande regalo che possiamo fare a noi stessi, forse, è mai dire ormai».

«Ormai» è fatta, un saluto a tutti, ma soprattutto a voi lettori. Grazie.


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