Margaret avverte dolori lancinanti allo stomaco: l’esito della tac è sorprendente

Una donna di 52 anni, si è recata all’ospedale a causa di ripetuti dolori lancinanti allo stomaco. Dopo la tac, i medici sono rimasti senza parole per via di ciò che le hanno trovato all’interno.

Una scoperta difficile da credere

Questa storia, ha come protagonista una normalissima (apparentemente) segretaria olandese, di un’agenzia immobiliare.
La donna si chiama Margaret Daalman, e ha 52 anni.
Margaret, qualche mese fa, è stata costretta a correre in ospedale per esser ricoverata: la donna lamentava dei fortissimi dolori allo stomaco.
Ai medici però, ha dichiarato di non sapere da cosa dipendesse quel dolore.
Subito la 50enne è stata sottoposta ad una tac: grazie ai raggi X, si è scoperto perché lo stomaco della donna era in subbuglio.
I sanitari leggendo i risultati dell’esame, sono rimasti a bocca aperta: all’interno del suo intestino, la donna aveva ben 78 diversi tipi di posate tra cucchiai, cucchiaini e forchette.
Sembrerebbe impossibile vivere in queste condizioni, ed infatti è stata immediatamente sottoposta ad un intervento d’urgenza.
Grazie al tempestivo lavoro dei chirurghi, ogni posata è stata rimossa dal suo intestino.
Margaret ora ha completamente ripreso salute, rispondendo positivamente alla terapia che le avevano prescritto.
La cosa preoccupante però, è che questa non è stata la prima volta per la donna, già in passato era stata ricoverata per lo stesso motivo.

Le parole della donna e del medico

Il The Sun ha cercato di approfondire la questione, raccogliendo le parole della donna olandese:

Sentivo come una voglia irrefrenabile di mangiare le mie posate, non riuscivo a farne a meno. Solo forchette e cucchiai, però, mai coltelli. Non so perché, i coltelli non mi attiravano”

Anche il medico dell’ospedale ha aggiunto qualcosa:

“Sembra che Margaret Daalman soffrisse d’una sorta di ossessione, un disturbo di personalità, tant’è che ogni volta che sedeva a tavola per un pasto, ignorava il cibo e preferiva mangiare le posate”


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