Addio alla pantera di Goro

Si spegne la “Rossa” della musica italiana

Addio Milva

Si è spenta quest’oggi Maria Ilva Biolcati, in arte Milva. La poliedrica cantante 81 enne, soprannominata la Pantera di Goro (provincia di Ferrara)

ha vissuto gli utimi anni nella sua casa di via Serbelloni, in pieno centro a Milano. Viveva con la segretaria Edith e la figlia, Martina Corgnati, critica d’arte.

Milva è stata caparbia e ribelle, non ha mai smesso di credere nel suo sogno, ed è diventato realtà.

A 16 anni inizia a cantare come dilettante, si esibisce come Sabrina nelle balere emiliane ma intanto studia lirica a Bologna. Riesce a vincere un concorso alla Rai, che la spedisce nel gennaio 60 a Sanremo, tempi dell’Italia del boom e della Dolce vita. La prima sera, effetto mediatico pop, diventa un personaggio per il look, diciamo, non sofisticato: al festival tornerà ciclicamente nel corso della sua carriera oltre una dozzina di volte e nel ‘62 arriva seconda con Tango italiano.

L’addio alle scene e la terribile malattia

Dopo mezzo secolo di palcoscenico, Milva aveva annunciato il suo addio dalle scene con queste parole:

Ritengo che proprio questa speciale combinazione di capacità, versatilità e passione sia stato il mio dono più prezioso e memorabile al pubblico e alla musica che ho interpretato e per quello voglio essere ricordata. Oggi questa magica e difficile combinazione forse non mi è più accessibile: per questo, dato qualche sbalzo di pressione, una sciatalgia a volte assai dolorosa, qualche affanno metabolico; e, soprattutto, dati gli inevitabili veli che l’età dispiega sia sulle corde vocali sia sulla prontezza di riflessi, l’energia e la capacità di resistenza e di fatica, ho deciso di abbandonare definitivamente le scene e fare un passo indietro in direzione della sala d’incisione, da dove posso continuare ad offrire ancora un contributo pregevole e sofisticato

Purtroppo, ultimamente, la Pantera di Goro non era più presente nel tempo e nella memoria.

Milva è stata una raffinata interprete, conosciuta in tutto il mondo. Cantò e recitò in nove lingue, interpretò Brecht in tedesco e il tango di Piazzolla in spagnolo, cantò in Giappone e Corea del Sud. Nel 2009 fu nominata Cavaliere della Legion d’Onore in Francia, ebbe una Croce al merito a Berlino. Nel 2018 vinse anche il Premio alla Carriera del Festival (partecipò ben 15 volte). 


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