Palestre, teatri, e ristoranti. Come sarà il loro 2021?

L’Italia continua a vivere il suo periodo transitorio di zona rossa.

Come tutti sapete, le vacanze di Natale non sono più  marchiate dal colore che Giuseppe Conte ha previsto per ogni Regione, ma siamo entrati nella completa e totale gestione del rischio, della zona rossa.

Oggi, che ci avviciniamo alla fine dell’anno, ci chiediamo cosa succederà per i primi mesi del 2021.

Soprattutto, per quanto riguarda quelle attività che, agli italiani, mancano di più.

Come l’andare in palestra, o al ristorante. Entrare in museo, o godere di uno spettacolo teatrale.

Si potranno fare queste cose con il nuovo anno?

2021, tra palestre, teatri e centri estetici

La pandemia da coronavirus ha obbligato la popolazione mondiale a compiere tantissimi sforzi.

Sforzi in numero di vite, di strette economiche, di compromessi sociali.

Il 2020 sarà per sempre targato come l’annus horribilis della pandemia globale.

Ma invece, cosa ne sarà del 2021?

Attualmente, sul tavolo vi è un grande punto interrogativo, soprattutto per quanto riguarda le attività considerate più a rischio assembramenti e, dunque, contagio.

Molti italiani attendono il 2021 per lasciarsi alle spalle l’anno che si sta per concludere.

Ma non sarà esattamente così.

La pandemia porterà strascichi, anche nel nuovo anno. Sarà difficile chiedere un ritorno alla normalità, mentre sarà più facile aspettarsi prove graduali per eliminare alcune restrizioni.

Cosa ne pensa il Governo sulle riaperture?

Nei salotti del Governo tiene ancora banco il discorso sulle riaperture.

Palestre, circoli sportivi, piscine, centri estetici, negozi, bar e ristoranti, musei, cinema e teatri.

Sono innumerevoli le attività commerciali che hanno dovuto chiudere i battenti, o comunque limitarne l’erogazione di prodotti o servizi al pubblico.

Secondo i Ministri Boccia e Speranza, il Governo andrà molto cauto su queste riaperture.

Probabile che si saranno sprazzi di normalità, con delle aperture contingentate con innumerevoli restrizioni, a partire dal già noto distanziamento sociale.

I gestori e i commercianti dovranno stringere i denti ancora un po’.

Ma fino a quando riusciranno a farlo?


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