Morta la piccola Francesca, la figlia del giornalista di 9 mesi con il cancro

Francesca non ce l’ha fatta.

Purtroppo, la mattina di Natale ci siamo svegliati così, con questa orrenda notizia.

Francesca è morta a soli 9 mesi.

La bambina che aveva commosso il mondo intero e ispirato tutti i suoi ammiratori, ha lasciato questa Terra.

Una vita breve, brevissima, in cui ha assaggiato tanto dolore.

Una vita breve, brevissima, che però ha insegnato a tutti noi come combattere.

I sorrisi di Francesca sono stati una gioia per i nostri occhi, quelli che si fermavano a guardare una bambina così piccola, con un cancro, sorridere davanti ai suoi giochi, o le braccia di mamma e papà.

In questi giorni suo padre, il noto giornalista Andrew Kaczynski, le ha dedicato uno straziante articolo.

Addio a Francesca, la bambina di 9 mesi che aveva ispirato il mondo

Andrew Kaczynski è un noto giornalista della CNN, in cui si occupa di politica e cronaca. Ha avuto anche un discreto successo sulla piattaforma YouTube, soprattutto da giovane.

Sua moglie è Rachel Louise Ensign, professione sempre giornalista, banking reporter del Wall Street Journal.

Francesca è nata nel marzo del 2020, subito con diverse complicazioni.

La perdita dell’udito prima, e poi la sentenza più dolorosa: il cancro.

Nei suoi 9 mesi di vita, mamma e papà hanno voluto far conoscere la sua storia al mondo.

La storia di una bambina, che a 9 mesi ha già dovuto combattere mille battaglie.

E che lo ha fatto sempre con il sorriso.

Addio a Francesca, lo straziante addio del padre

Francesca “Bean” Kaczynski era molto conosciuta anche sul web.

Per questo suo padre ha deciso di lanciare una raccolta fondi.

Perché la sua famiglia non vuole doni o fiori, ma donazioni al Dana-Farber Cancer Institute, oppure sangue e piastrine da donare al Boston Children’s Hospital.

Ciao Bean. Eri la bambina più estroversa, audace e curiosa. Anche se avevi solo 9 mesi. Una grande fan del cibo, e delle risate soprattutto. Francesca amava fare lunghe passeggiate per New York e Boston, giocare con i suoi giocattoli e palloncini, frequentare la logopedia e ‘accarezzare’ il suo gatto Ryland. I suoi tanti sorrisi hanno trasmesso un brivido in tutto il mondo. E io non posso che esserne fiero”.


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