“PRONTO PAPÀ..”, MA RISPONDE IL BECCHINO DAL CIMITERO

Preoccupato per la sua inaspettata scomparsa, prova per ore a chiamare il padre. Poi, alla risposta, scopre una terribile notizia. Ecco cosa è successo.

Cosa è accaduto

Questa storia ha lasciato parecchi lettori a bocca aperta per l’assurdità dell’accaduto.
Rodolfo è un uomo residente a Trento che una mattina come tante, ha provato a telefonare a suo padre per una chiacchierata mattutina.
L’uomo però, per ore non ha ricevuto risposta da suo padre, Armando Ravagni.
Inizialmente Rodolfo ha atteso una richiamata da parte del padre, ma questa non è mai arrivata.
È stato allora che l’uomo ha iniziato a preoccuparsi, prendendo ripetutamente in mano il telefono e componendo il numero di Armando più volte.
Nessuna risposta. Sembrava proprio che quella mattina, l’uomo si sia allontanato da casa senza più far ritorno e senza neanche lasciare traccia. Sembrava scomparso nel nulla.
Più passavano le ore, più la preoccupazione del figlio cresceva, iniziando anche a temere il peggio.
Ma all’ultima chiamata, qualcuno finalmente risponde dall’altra parte della cornetta.
La risposta, ha gelato il sangue di Rodolfo.

Le parole di Rodolfo

Dall’altra parte della cornetta si sente un:

“Suo padre è morto da qualche ora”

La persona che sta parlando, è il becchino della camera mortuaria del cimitero di Trento, il quale comunica al figlio la peggior notizia che poteva aspettarsi.
Il dramma, secondo le prime ricostruzioni scritte sul Corriere del Veneto, il sarebbe consumato a Trento, davanti alle scuole Crispi. L’uomo in questo luogo, avrebbe accusato un improvviso malore.
È stato fatto il possibile per salvarlo ma non è bastato: un passante gli ha anche praticato un massaggio cardiaco prima che arrivassero i soccorsi. Purtroppo tutto è stato vano.
La famiglia ora vuole saperne di più, soprattutto del perché è stata tenuta all’oscuro di tutto.
Rodoldo ha già dato mandato al suo avvocato di presentare un’istanza alla Procura, per il fatto che nessuno si è preoccupato di avvisare la famiglia del deceduto.

Lo stesso Rodolfo, qualche ora fa ha tuonato:

“Nessuno ci ha avvisato dell’accaduto. Mio padre aveva addosso telefonino e documenti. Possibile che non ci sia stata dico una persona che abbia pensato di avvisare la sua famiglia? Su questa vicenda non staremo fermi. Vogliamo capire”

Sull’argomento si è poi pronunciato anche il legale che al momento sta assistendo la famiglia di Rodolfo, ovvero Lorenzo Eccher, che ha aggiunto:

“A distanza di dieci giorni si vive ancora in una fase nebulosa. Se non ci avesse avvisato l’operatore del servizio funerario, che ringrazio, avremmo fatto denuncia di scomparsa”


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