REDDITO DI CITTADINANZA: LA DECISIONE DEL GOVERNO

Ecco qual è l’idea del governo appena insediato, riguardo la misura introdotta dal governo Conte nel 2019. Questi tutti i dettagli.

Il tanto discusso reddito di cittadinanza

Da quando la Meloni è salita al governo, essendo un governo di rottura rispetto al passato, sono state molte le questioni rimaste in sospeso, in attesa di una decisione univoca che ne segni le sorti.
Una delle misure tanto discusse, instaurata dai precedenti governi, è stato il Reddito di Cittadinanza, che ha visto la luce nel 2019 grazie al governo Conte I. Rdc è stato un vero e proprio cavallo di battaglia della campagna elettorale pentastellata in passato, ma ora rischia di essere abolito definitivamente.
Questa misura politica, era stata descritta come a favore del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale. In più, oltre all’indennizzo, i beneficiari sono obbligati (in teoria) a seguire un percorso personalizzato di inserimento lavorativo.

La decisione della Meloni

Ora però, in molti si stanno chiedendo che fine farà questa misura visto che Giorgia Meloni, ha già in campagna elettorale, avvertito che ci saranno importanti modifiche da attuare su questo provvedimento.
Da quanto sta trapelando, la prima bozza di provvedimento contro il Reddito di Cittadinanza, vorrebbe la cancellazione dell’ammortizzatore sociale per tutti coloro che non rientrano in una determinata fascia d’età.
Infatti, tale reddito, molto probabilmente, verrà cancellato per chi ha un’età compresa tra i 18 e i 59 anni che non ha minori a carico ed è in grado di lavorare.
Sembrerebbe aver tolto il diritto di ottenerlo alla maggior parte della popolazione. Ma non c’è al momento una ferma intenzione di rimuoverlo del tutto, infatti la neo Premier, intende mantenere questa soluzione per i soggetti che non sono nella condizione di lavorare, ovvero: invalidi, chi non ha reddito e chi ha figli minori di cui farsi carico.


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