Stupra 60 volte la figlia della compagna: il giudice abbandona l’aula

Scandalo e orrore è quello che successo in Australia.

Un uomo ha stuprato per 60 volte la piccola figlia di 2 anni della sua giovane compagna.

Una storia che ha dell’incredibile, che provoca disgusto solamente a raccontarla.

Un disgusto che ha toccato anche un uomo che, per la propria professione, dovrebbe essere sempre e continuativamente imparziale. Ma così non è stato.

Infatti, il giudice incaricato di pronunciare la sentenza, ha deciso di sospendere l’udienza. Il motivo è da ricondurre al disgusto che egli stesso ha provato.

Orrore provocato dalla visione dei filmati degli stupri.

Già, perché l’orco di Australia, oltre che violentare per 60 volte una bambina di 2 anni, ha deciso anche di filmare metà dei folli gesti.

Australia, stupra per 60 volte una bimba di 2 anni

I fatti risalgono al 2000.

L’uomo, un 44enne di nome Jason Daron Mizner, si era trasferito dalla sua natale Australia in Thailandia.

Lì trova l’amore, con una giovane donna del luogo, fino a convogliare a nozze con lei stessa.

La donna era già mamma di una bimba di 2 anni, avuta da una precedente relazione.

Dopo aver scoperto dei comportamenti strani della bimba, che sembrava avesse anche paura di Jason ogni volta che si avvicinasse, si è insospettita e ha frugato tra le cose del suo compagno.

In quel momento, è avvenuta una scoperto sconcertante: le videocassette che filmavano almeno 30 stupri alla piccola bimba indifesa.

L’accusa allo stupratore

Dopo aver fatto la macabra scoperta, l’uomo è stato immediatamente denunciato alle autorità.

Da quel giorno di 20 anni fa, l’uomo sta scontando un ergastolo nel carcere d’Australia. Ma la sua difesa sembrerebbe aver riesumato il caso.

Il motivo? Le torture e le sevizie che lo stupratore sta ricevendo in carcere, a opera degli altri carcerati.

Durante le udienze, il giudice è stato costretto a visionare id nuovo tutte quelle videocassette.

Dopo averne preso visione, ha sentenziato in questo modo.

“Credo sia meglio creare un po’ di distanza tra la visione del materiale video e la pronuncia della sentenza, altrimenti rischierei di alterare il giudizio”

C’è da capire ora quale sia il tasso di recidività di Jason Mizner.

Ma il giudice crede che, anche se questo fosse minimo, non si possa commettere l’errore di lasciare un simile orco a piede libero.


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