VA AL SUPERMERCATO PER FARE ACQUISTI E VIENE UMILIATO DALLA CASSIERA

Un increscioso episodio è accaduto qualche giorno fa a questo ragazzo disabile. Ecco dove e cosa è successo.

Cosa è accaduto

Questo drammatico episodio, ha visto purtroppo come protagonista un ragazzo disabile.
Il ragazzo, proveniente dal sud Italia, ha solamente 22 anni ed è affetto da una rarissima malattia ereditaria.
A raccontare ciò che è accaduto in questo supermercato (del quale non faremo il nome) è stata proprio la mamma di Federico (questo il nome del 22enne).
Federico è originario di Reggio Calabria ed è affetto da distrofia muscolare di Duchenne. Questa rara malattia, come già detto, è ereditaria e comporta il progressivo ridimensionamento della struttura dei muscoli: è una malattia neuromuscolare, che ti manifesta sotto la forma di atrofia e debolezza muscolare a progressione rapida e può riguardare qualsiasi muscolo, dagli scheletrici, ai lisci ai cardiaci. Ciò comporta anche una progressiva perdita delle funzionalità motorie.
Per non demoralizzarlo, ogni pomeriggio i genitori lo incoraggiano a svolgere attività oppure a recarsi al supermercato per fare la spesa. Ovviamente in queste mansioni, avendo un’invalidità del 100%, Federico non è mai lasciato solo. Così il ragazzo si è recato al supermercato, accompagnato da un suo amico.
Ed è proprio nel momento del pagamento, che il cassiere chiede a Federico di fargli verificare cosa avesse all’interno del suo zaino che porta sempre con sé, dietro la carrozzina.
Effettuato il controllo e accertato che non ci fosse merce rubata al suo interno, il 22enne ha chiesto al cassiere se era solito controllare gli zaini dei clienti. La risposta è stata negativa e subito si è insinuato il dubbio che tale richiesta di controllo, celasse una velata discriminazione nei confronti delle persone disabili.

La risposta del supermercato

La madre di Federico, vedendo il figlio triste e abbattuto per il trattamento ricevuto nel supermercato, ha subito scritto una lettera di protesta. Il marito invece, è andato direttamente a parlare con il direttore del supermercato, il quale ha subito sminuito l’accaduto andando a difendere il suo dipendente alla cassa.
Pronta è arrivata anche la lettera della società che gestisce il supermercato, la quale ha parlato di

“rigide procedure di controllo che i dipendenti sono obbligati a rispettare e ad eseguire al fine di tutelare il patrimonio aziendale gestito dallo Stato” ritenendo dunque che il “dipendente abbia adottato un atteggiamento più che rispettoso nei riguardi del signor Federico” e che “Le procedure di controllo sono attivate in presenza di clienti che accedono al punto vendita con zaini e borse ingombranti”.

La stessa ha poi proseguito andando a descrivere la loro versione dei fatti:

“Il ragazzo è stato preventivamente informato della procedura e che al momento della richiesta ha accettato serenamente di seguire le istruzioni invitando egli stesso il suo accompagnatore ad aprire lo zainetto”

Sottolineando che “non è stato posto in essere nessun atteggiamento discriminatorio ed offensivo in particolar modo verso soggetti diversamente abili”


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