Altro decesso dopo Astrazeneca. Da capire la correlazione morte e vaccino.

Morta a 46 anni dopo il vaccino: la donna ricoverata dopo una trombosi a Cosenza. Ecco cos’è successo

È morta a quarantasei anni, Irene Lomoro, dopo la somministrazione della prima dose del vaccino Astrazeneca. È l’ennesimo caso in pochi giorni, riguardanti soprattutto le donne successivamente alla somministrazione del vaccino.

La donna cosentina era stata ricoverata in gravissime condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza. C’è da specificare comunque che la donna soffrisse di problemi di coagulazione del sangue. Irene era guarita dal covid lo scorso dicembre senza nessuna complicazione. Ora l’ospedale Annunziata ha segnalato il caso all’Aifa per capire se c’è una correlazione tra la morte e la somministrazione del vaccino. Continua a leggere per saperne di più sul caso di Irene Lomoro.

La ricostruzione degli eventi

Per capire meglio ciò che è accaduto alla sfortunata donna di Cosenza, un suo familiare ha voluto ricostruire, malgrado il dolore, di ricostruire la sequenza degli eventi: «A Irene è stata somministrata la prima dose del vaccino Astrazeneca il 27 maggio scorso presso l’hub di Mesoraca, il 4 giugno si è sentita male». Parlando dei sintomi ha poi aggiunto: «Avvertiva mal di testa e mal di stomaco e mi pare che le facesse male anche il braccio, il dolore più forte lo avvertiva allo stomaco e alla testa, ecco perché Irene è andata subito al pronto soccorso dell’ospedale di Crotone»

Il saluto a Irene Lomoro

L'ospedale dell'Annunziata di Cosenza dove la donna è deceduta

Il familiare ha infine dichiarato che: «Dal giorno in cui è stata trasportata in eliambulanza a Cosenza noi familiari dovevamo seguire l’evoluzione del suo quadro clinico a distanza, Irene è stata operata, ma le sue condizioni sono rimaste sempre gravi».
Irene Lomoro era originaria di Cerenzia, ma caccurese di adozione.

Lascia suo marito e due figlie di ventisei e ventitre anni. La donna lavorarva in un’impresa di pulizie per ospedali e cliniche. Sui social la sindaca Caligiuri e la sua Giunta hanno espresso la loro «personale vicinanza alla famiglia di Irene». Un’amica della quarantaseienne ha invece scritto: «Ti ricorderò sempre col tuo splendido sorriso».


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