Arrivano le dichiarazioni del Ministero della Salute. Ecco cosa succederà a chi rifiuta i vaccini.

Covid, Locatelli (Css): ecco cosa succede a chi rinuncia al vaccino AstraZeneca

La questione vaccini sta creando veramente molta confusione. A tenere banco il dibattutissimo AstraZeneca, che prima è stato sospeso controllare l’affidabilità e poi è stato ripreso. Al momento, una percentuale altissima di italiani si rifiuta di fare il vaccino, colpa anche delle notizie che accosterebbero le morti di alcuni pazienti appena vaccinati.

Queste paure però al momento risultano essere infondate dato che l’Ema ha dato il suo parere positivo sul vaccino. Ed ecco quindi che in Italia sono riprese le vaccinazioni di AstraZeneca, con una precisazione, chi si rifiuterà di fare questo vaccino perderà la sua priorità. Lo ha dichiarato Franco Locatelli durante la conferenza stampa del Comitato tecnico scientifico, che ha spiegato che chi rifiuta di sottoporsi al vaccino verrà ricontattato successivamente nel tempo.

Le parole del presidente del Consiglio superiore di Sanità

Questo è quanto dichiarato dal presidente del Consiglio superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, nella conferenza stampa al Ministero della Salute: «Chi rifiuta la vaccinazione con AstraZeneca sarà ricontattato per un’altra tipologia di vaccino, ma soltanto successivamente nel tempo». Il 19 marzo è stato ufficialmente revocato il divieto di somministrazione del vaccino AstraZeneca nel nostro Paese dopo il parere positivo dell’Ema. C’è da precisare però che il professor Locatelli ha ricordato che sono state date indicazioni per uso preferenziale dei vaccini che usano la tecnologia dell’mRna per le persone sopra gli ottanta anni, il personale sanitario o RSA e i soggetti che risultano essere vulnerabili, che quindi dovranno sottoporsi ad un vaccino diverso da AstraZeneca.

Gli approfondimenti sui rari casi di trombosi

Vaccino AstraZeneca, si riparte ma è caos: allarme rosso per le rinunce | ScuolaInforma

L’Ema, come abbiamo detto, ha dichiarato vaccino AstraZeneca «non è associato all’aumento del rischio complessivo di eventi tromboembolici e coaguli di sangue». In particolare, la direttrice esecutiva Emer Cooke ha avvertito:

«Durante le attività di indagine e revisione avviate su alcune segnalazioni, abbiamo cominciato a vedere un piccolo numero di casi di un raro e inusuale ma molto serio disturbo della coagulazione e questa osservazione ha innescato una ulteriore revisione focalizzata». Verranno quindi avviati ulteriori approfondimenti per capire di più su quei rari casi avversi segnalati dopo la vaccinazione di alcuni pazienti con AstraZeneca.


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