Bassetti e l’attacco a Galli

Lo sfogo di Bassetti contro Galli: “Dal 26 aprile non è un tana libera tutti”

Il duro sfogo

L’incubo coronavirus, purtroppo non accenna a fermarsi, e l’Italia ne sta facendo i conti da oltre un anno. In questi ultimi mesi, molti infettivologi sono ospiti nei salotti televisivi, per chiarire al meglio i dubbi di milioni di italiani

Matteo Bassetti afferma in diretta a l’aria che tira: “Forse a Galli sfugge un passaggio: se i contagi non funzionano, abbiamo il sistema dei colori. Non è che dal 26 aprile viene spento il sistema dei colori”

L’infettivologo ha risposto a una domanda della presentatrice Myrta Merlino, in merito alle dichiarazioni del direttore del reparto di Infettivologia dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, che ha criticato la decisione del governo Draghi di prevedere una serie di riaperture a partire dal 26 aprile. “Non è cambiato niente rispetto a quello che abbiamo fatto per tutto l’inverno. Chi passa il tempo a lavorare insieme alla propria regione forse ha una maggiore idea rispetto a chi invece lavora contro la propria regione”, ha concluso Bassetti.

Matteo Bassetti ha fatto il quadro generale della situazione, scrivendo un post sul suo profilo Instagram:

“Inizia una nuova settimana che speriamo ci porti verso una ulteriore riduzione dei contagi e dei ricoveri. A livello nazionale siamo intorno al 5% di tasso di positività dei tamponi e ormai sono più di 10 giorni che il numero dei ricoverati in ospedale continua a scendere sia nei reparti medici che di terapia intensiva. Ci stiamo mettendo alla spalle anche la terza ondata”.

Ma non è finita. L’esperto, continuando sul suo post, risponde a una domanda sicuramente posta da molti, ovvero, ‘ci saranno altre ondate?’: Tutto dipenderà da quanti vaccini faremo entro il prossimo autunno, ma è probabile che a ottobre/novembre assisteremo a un nuovo incremento di casi. Ovviamente si spera che saranno pochi e che sapremo gestirli e controllarli senza tornare a chiusure e coprifuoco. Questo si chiama imparare a convivere con il virus“, ha concluso Bassetti.

“Dovevamo fare come San Marino”

Matteo Bassetti si è esposto anche sulla situazione vaccini:

“Gli obiettivi prefissati a livello nazionale prima dell’inizio della somministrazione dei vaccini non stati raggiunti e per questo boccio nettamente il trimestre Gennaio-Febbraio e parte di Marzo. Ora cerchiamo di recuperare ma ho delle perplessità. Non è stata fatta una campagna di informazione adeguata sull’uso dei vaccini autorizzati in emergenza, non è stata altresì fatta una campagna di comunicazione sull’importanza del vaccino, dando per scontato che siano tutti pro-vaccini”.

Infine, ha lanciato un appello alle istituzioni italiane: avremmo potuto fare come San Marino acquistando Sputnik V, abbiamo una legge ad hoc per fare acquisti in emergenza. Sul mercato extraeuropeo potremmo comprare 50 milioni di dosi di vaccino ed averle in una settimana: perché non lo stiamo facendo?“.


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