Covid-19, Italia: la pandemia ha le ore contate

Il Coronavirus da ormai più di un anno ha stravolto completamente le nostre abitudini: è diventata normalità portare la mascherina, come è diventata normalità stare a distanza anche dalle persone più care.  Non si sente parlare di altro, da un anno: il Covid-19 ci ha trasformati, resi più fragili e timorosi.

Ed è in questo tunnel in cui ci ritroviamo che sembra intravedersi la luce, perché da qualche giorno sta iniziando a circolare una notizia inaspettata, che sembra infondere speranza nei cuori degli italiani, ovvero che questa pandemia che non dà tregua, ha ormai le ore contate. Continua a leggere per saperne di più!

Le parole fiduciose

Che la situazione epidemiologica del Bel Paese stia migliorando, è ormai agli occhi di tutti, infatti ci saranno delle riaperture imminenti. Ma in particolare in una regione, c’è molto ottimismo: in Liguria, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha pronunciato le seguenti parole, “conto di mettere in sicurezza entro maggio, massimo la metà di giugno, gli over 60, le patologie sensibili al Covid e i caregiver. Rappresentano oltre il 50% degli attuali posti letto in ospedale, il 70% delle terapie intensive e oltre l’80% dei deceduti. Quando avremo protetto gli over 60 il Covid non sarà più un tema di salute pubblica

 

Le novità

Covid, Toti: "La Liguria resta zona gialla ma ancora in piena pandemia",  Genova - Cronaca

Il presidente della Liguria ha inoltre espresso il suo parere in merito alle future riaperture, quindi alla ripresa imminente di numerose attività, sottolineando il suo pensiero sul coprifuoco: “Il coprifuoco alle 22 non è compatibile con una riapertura serale degli esercizi ristorativi”.

Infine conclude: “non credo che dal punto di vista epidemiologico faccia tutta questa differenza. O si ritarda di un’ora il coprifuoco, oppure si consente di tornare a casa ai clienti dopo le 22 mostrando la ricevuta del ristorante“. Un ragionamento coerente, condivisibile anche se non accettato da tutti, ovvero da coloro che continuano a vedere nella posticipazione dell’orario un concreto pericolo: qual è la posizione più giusta? Va mantenuto un certo rigore o è arrivato il momento di allentare le disposizioni? Voi cosa ne pensate al riguardo? Fatecelo sapere nei commenti!


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condivisioni