DIANA PIFFERI: LA SCOPERTA CHOC AD UN MESE DALLA MORTE

A settimane di distanza, ecco le condizioni della casa in cui abitavano Alessia Pifferi e la piccola Diana, uccisa senza scrupoli dalla stessa madre.

I commenti della comunità ad un mese di distanza dal tragico avvenimento

“Speriamo resti in carcere tutta la vita”
Oppure
” Quando non si vuole un figlio, lo si lascia in chiesa”
e ancora
“Come può una persona sana di mente fare quello che ha fatto lei? Devono buttare via la chiave del carcere”

Questi sono stati i primi commenti che hanno accompagnato la terribile notizia della morte della piccola Diana a causa della madre, Alessia Pifferi.

“Abitare in città dovrebbe significare far parte di una comunità e ogni solitudine dovrebbe trovare rimedio nell’attenzione reciproca e nell’operosa solidarietà. Riconosciamo la nostra impotenza. Preghiamo perché Diana abbia presso Dio quella pienezza di vita e di gioia che le è stata negata sulla terra. Preghiamo perché il dramma incomprensibile risvegli a compassione e a sapienza la mamma Alessia. Infine, preghiamo perché lo Spirito di Dio ci aiuti a essere protagonisti di una storia di fraternità”

Queste invece sono state le parole Dell arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini.

Gli sviluppi ad un mese di distanza

La casa dove ha vissuto (per purtroppo poco tempo) la piccola Diana, è rimasta così com’era. A settimane di distanza, nessuno ha più voluto toccare nulla all’interno dell’abitazione.
Alessia Pifferi si trova attualmente rinchiusa nel carcere di Rebibbia, a Roma, dove viene strettamente controllata per scongiurare che possa compiere gesti estremi. La sua versione cambia di giorno in giorno: ora i legali che stanno curando la sua difesa, hanno comunicato alla stampa che Alessia, dal carcere afferma di mancarle la figlia.
Nell’abitazione invece, tutto è rimasto fermo. I vestiti della piccola sono rimasti stesi e il passeggino è rimasto fuori posto, sul pianerottolo.
Ciò che nel paese sono rimaste immutate, sono anche le affermazioni degli abitanti che, quella mamma killer, non la vogliono più, né ora né mai.
In paese, dunque, non c’è perdono per Alessia Pifferi.


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