GAIA RANDAZZO, DALL’ANALISI DEL TELEFONINO SPUNTA UN VIDEO

Grazie all’analisi del telefonino, viene rafforzata la pista degli inquirenti, ma la madre ancora non vuole arrendersi. Ecco quali sono state le sue parole.

La ragazza svanita nel nulla

Come in molti di voi già sapranno, Gaia Randazzo è la ragazza scomparsa sul traghetto che nella notte tra il 10 e l’11 novembrere, dalla Liguria approdava in Sicilia. Gaia era salita sul traghetto Gnv (Grandi Navi Veicoli), accompagnata dal fratello 15enne.
Di lei non rimane che la speranza che possa accadere un miracolo. La giovane, avrebbe dovuto recarsi dai nonni, a Palermo, e passare con loro alcuni giorni di vacanza.
Era residente a Paderno Ponchielli, in provincia di Cremona, ma era originaria di Codogno, in provincia di Lodi.
Di lei si sono perse le tracce nella notte: il fratello, verso le 07:30 del mattino, non vedendola accanto a lui, ha iniziato immediatamente a cercarla, fino ad allertare il personale di bordo.
La nave è salpata giovedì sera attorno alle 23:00, ed è arrivata al porto di Palermo il giorno dopo, verso le 20:00. Ma Gaia Randazzo, a Palermo non è mai scesa.

I video

Nelle scorse ore, per favorire lo svolgimento delle indagini, un tecnico è stato incaricato direttamente dai pm di Palermo, per avviare una consulenza sul cellulare della giovane. Da ciò che è emerso, i consulenti della Procura non hanno dubbi: Gaia si è suicidata lanciandosi in mare. Probabilmente il punto in cui si è gettata, è proprio quello dove è stata ritrovata la sua felpa.
Questa soluzione è arrivata analizzando alcuni video che la ragazza aveva girato, in cui si comprende la sua volontà di suicidarsi. Dietro questo gesto estremo, ci sarebbe (il condizionale è d’obbligo) la fine della sua storia d’amore con il fidanzato. I filmati non sono mai stati inviati, sono rimasti nella memoria del cellulare.

La madre però, non crede all’ipotesi del suicidio, e in una recente intervista a “Chi l’ha visto?”, dichiara:

“Se ci fosse stato qualcosa di strano ce ne saremmo accorti, non ha mai dato segni di squilibrio”

Lanciando poi un appello a tutti i 300 passeggeri che si trovavano a bordo del traghetto durante la tragica notte, nella speranza di avere qualche informazione utile in più.
Tra le testimonianza arrivate infatti, quella di un camionista di nome William che intervistato dalla presentatrice, ha dichiarato che quella notte, c’erano molte persone:

“Tantissime ed era tutta gente non italiana. Le cabine erano tutte aperte. A terra c’erano persone che bevevano. Fino alle 2 di notte c’era un casino madornale”


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