Spostamenti tra Comuni, il Governo ci ripensa?

L’ultimo DPCM del premier Giuseppe Conte è sicuramente quello che ha fatto più discutere gli italiani.

Siamo in presenza di una normativa che regola, rigidamente, gli spostamenti tra Comuni e Regioni durante le festività di Natale.

Tanto è stato il malumore tra gli italiani per l’ultimo DPCM, denominato già DPCM di Natale.

Il malumore deriva dalla impossibilità di effettuare spostamenti per andare a trovare amici e parenti per le feste natalizie.

Un malcontento che non nasce come un capriccio, ma da una questione strutturale.

Nei grandi centri metropolitani, posso compiere spostamenti anche lunghi (basta che rimango nei confini della città). Ma al contempo, non posso spostarmi in comune limitrofo, che magari dista anche meno kilometri.

Abbiamo raccolto i pareri dei Ministri per vederci più chiaro.

E c’è anche chi apre uno spiraglio alla modifica del DPCM di Natale.

DPCM di Natale, sarà modificato per consentire spostamenti tra Comuni?

Alcune Regioni italiane stanno formando un movimento per permettere modifiche al DPCM di Natale.

Sul tavolo, la possibilità di spostarsi tra Comuni confinanti.

In particolare le regioni del Nord, come Piemonte, Veneto, Liguria, Lombardia, e alcune del centro-nord, come Toscana ed Emilia-Romagna, stanno preparando una richiesta ufficiale da presentare al Governo.

Questo documento dovrebbe porsi come emendamento nel DPCM di Natale, per consentire ai cittadini di spostarsi in altri Comuni (ferme restando alcune normative).

Anche Italia Viva e Matteo Salvini si sono posti a favore delle modifiche.

Modifiche al DPCM di Natale, la risposta del Governo

Il Governo, nelle parole di Matteo Mauri (Vice-Ministro dell’Interno) ha dato una risposta sulle modifiche al DPCM.

Intervistato da Radio24, ha confermato i dubbi che tutti noi ci stiamo ponendo.

L’idea del Governo è quello di mantenere il DPCM di Natale così come è stato formulato.

Niente modifiche, dunque, sin quando la curva epidemiologica non si sia abbassata quanto necessario per scongiurare una terza ondata.

La precauzione, in questi casi, è d’obbligo.

Ma sarebbe di buon gusto utilizzare anche un po’ di raziocinio.


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