Guendalina Tavassi: video hot rubati dagli hacker, ecco il racconto

Guendalina Tavassi è finita nel ciclone dello scandalo.

Pochi giorni fa, la bellissima showgirl ed ex concorrente del Grande Fratello, ha subito un furto digitale molto grave, che la sta mandando in rovina.

Una rovina non economica, ma mentale.

La showgirl ha dichiarato, francamente e senza mezzi termini: “è come se fossi morta”.

Parole dure della donna, che in questi giorni ha sollecitato la polizia postale e l’opinione pubblica a venirle incontro.

“Non giudicatemi: non sono solo un personaggio televisivo, ma sono anche -e soprattutto- una donna e una madre”.

Andiamo a vederci più chiaro, per capire cosa è successo.

Guendalina Tavassi, lo scandalo delle sue foto hot in rete

Qualche giorno fa, hanno iniziato a circolare in rete delle foto molto particolari di Guendalina Tavassi.

Il materiale, principalmente foto e video, la ritraevano in pose decisamente hot, piccanti e osé, a tratti anche abbastanza volgari o sessualmente molto esplicite.

Il materiale era destinato a suo marito Umberto, imprenditore romano, data la lontananza che li separa spesso per motivi di lavoro.

Lo spazio di archiviazione in cui erano contenuti queste foto e video, è stato hakcerato. Significa che qualcuno è riuscito ad accedere al suo database di foto e video, ha rubato il materiale, e l’ha diffuso in rete.

I video e le foto si sono rapidamente diffusi, principalmente tra Whatsapp e Telegram.

Guendalina Tavassi, “è come se fossi morta”

Lo scandalo per Guendalina Tavassi è molto simile alla morte, secondo le sue parole.

Guendalina Tavassi è anche una donna, moglie e madre adorabile. Oggi deve combattere questo reato per salvaguardare la sua integrità.

In un’intervista concessa a Barbara D’Urso, l’ex gieffina ha raccontato di aver ricevuto una mail, che recitava: “Hanno provato ad accedere al tuo account. Se non sei stato tu, clicca su questo pulsante”.

Da lì in poi, per i ladri e truffatori è stato semplice ottenere video e foto molto espliciti e soprattutto privati.

Per adesso, lo scandalo è scoppiato in tutta Italia e anche in altre nazioni.

La polizia postale provvederà a rintracciare i malfattori, che rischiano da 1 a 6 anni di carcere. 


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