IL DRAMMA IMPROVVISO DEI POOH, È FINITO IN RIANIMAZIONE

Incredibile ciò che è successo a uno dei membri storici dei Pooh. Ecco qual è stato il suo calvario e le sue condizioni fisiche.

Cosa è successo

Tutti, almeno in Italia (anche se riscuote moltissimo successo anche all’estero), conoscono questo gruppo storico.
Nel 1966 nascono i Pooh, un gruppo di estremo talento, formato da Roby Facchinetti, Riccardo Fogli, Dodi Battaglia e Stefano D’Orazio. Il gruppo ha poi subìto qualche piccola modifica, con la sostituzione di Riccardo Fogli (intento a crearsi una sua carriera solistica) con Red Canzian, volto diventato altrettanto iconico.
Il loro successo, posa le basi su canzoni che hanno segnato la storia di intere generazioni, come Piccola Katy, Tanta voglia di leiPensiero.
Le loro strade si erano apparentemente divise nel 2014, quando i membri della band hanno deciso di dedicare qualche mese alla propria carriera da solisti.
Ma l’unione ha prevalso sempre, e così nel 2016 sono tornati tutti e 5 insieme per festeggiare il 50esimo anniversario del gruppo con un tour mozzafiato. Qualche tempo dopo però, la tragica notizia con la scomparsa dello storico batterista, Stefano D’Orazio.

Nelle ultime ore però, abbiamo appreso che in quegli anni, anche un altro membro storico del gruppo ha rischiato di perdere la vita a causa di gravi problemi di salute.

Di quale membro stiamo parlando

Stiamo parlando di Red Canzian che dopo aver subìto un operazione al cuore nel 2015 e dopo aver superato un tumore ai polmoni nel 2018, è stato portato in rianimazione per un altro grave problema.

“In estate, ho fatto 35 concerti, ho cure per un altro anno e mezzo. Nel 2015, mi era scoppiata l’aorta; nel 2018, ho avuto un tumore al polmone”. Aggiungendo: “Quelle erano vere malattie, stavolta è stata sfiga. Mi è entrata una scheggia di legno in una mano e ho preso un’infezione da stafilococco aureo”

Infatti, tutto è cominciato quando, intento a costruire una cornice per il musical che stava preparando, cade a terra e una scheggia del palco gli si è conficcata nel dito, con conseguenze che non avrebbe mai immaginato potessero avere risvolti così negativi:

“Sono caduto per terra il giorno che iniziavano le prove di Casanova, non riuscivo a stare in piedi, ci ho messo un’ora per arrivare al divano e chiamare i soccorsi. Intanto, avevo febbre e visioni psichedeliche come se fossi drogato. Mi hanno aperto di nuovo il torace, stavo andando in setticemia. Sono finito in rianimazione e, rispetto alle altre operazioni da cui mi ero svegliato lucido, stavo malissimo, vedevo fiori rossi scendere da pareti bianche. Vedevo il parlottare preoccupato dei medici e mi dicevo: rimango così per tutta la vita”

Ma da tutto ciò, è riuscito a trarre un prezioso insegnamento:

“Sono solo ancora più concentrato ad apprezzare il bello piuttosto che dissipare il tempo”


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condivisioni