INFERMIERE AIUTA UNA 38ENNE A PARTORIRE IN AUTO

Decisamente insolito ciò che è successo a questa di neo genitori. Ecco cosa è successo e come sono arrivati gli aiuti dell’infermiere.

Cosa è accaduto e dove

Una storia decisamente insolita quella accaduta a Maria Rosario Lopez Gutierrez, donna di 36 anni.
La donna era prossima al parto, e ha deciso così di instradarsi, insieme a suo marito, verso l’ospedale Macedonio Melloni di Milano.
Ma nessuno poteva immaginare ciò che è successo durante il tragitto: a metà strada, le contrazioni si sarebbero intensificate, tanto da allertare la coppia.
La donna, percependo che sarebbe, di lì a breve, arrivato il momento del parto, ha intimato il marito di parcheggiare l’auto per chiedere aiuto.
Ed è stato così che alle 08:37, la coppia ha contattato il 112. L’operatore ha consigliato alla coppia di attendere i soccorsi, ma quello che ignorava, era proprio che il tempo a disposizione per l’arrivo di tali soccorsi, era veramente scarso.
L’uomo si è dunque fermato in via Cardinale Mezzofanti. Da questo momento in poi, la coppia era nelle mani di un infermiere della sala operativa di Areu, al quale avevano chiesto aiuto via cellulare.
L’infermiere ha sapientemente guidato la coppia passo passo, tranquillizzandola e fornendole tutti i consigli e le indicazioni del caso.

Jeanine è così venuta al mondo, nata in auto a causa della sua voglia di nascere in fretta.
Davvero un miracolo tra le vie di Milano. L’ambulanza è poi arrivata a prestare tutti gli aiuti del caso e a portare la famigliola al Macedonio Melloni per tutte le analisi necessarie.

Il racconto dei neo genitori

Maria, neo mamma boliviana, ha iniziato così a raccontare la sua personale e stranissima vicenda appena accaduta:

“La piccola è nata con un giorno di anticipo. Sentivo dei dolori all’addome, così con mio marito abbiamo deciso di raggiungere il Macedonio Melloni dopo avere lascito a scuola gli altri due nostri bambini, Sebastian di 13 anni e Anderson Gabriele di 5″

Poi, riguardo la telefonata con l’operatore del 118, ha detto:

“L’operatore mi chiedeva ogni quanto avessi le contrazioni, ormai erano continue. Mi ha dato istruzioni via telefono. A un certo punto ho sentito che la bambina stava per nascere e ho detto a mio marito di fermare la macchina”

Da qui, continua il racconto il papà della piccola, ovvero Wilson Salvatierra, quarantacinquenne, boliviano anch’esso:

“Eravamo in via Cardinale Mezzofanti. Mi sono fermato per aiutare mia moglie. Il sedile non si poteva inclinare, lei quindi si è coricata col busto dalla parte del guidatore e io, sceso dall’auto, mi sono messo dall’altro lato per assisterla. Ho sentito che la testa della bambina stava uscendo, ero emozionato ma nello stesso tempo nervoso, impaurito: ho afferrato delicatamente la testa e ho agevolato l’uscita. La bimba ha pianto dopo circa un minuto e a quel punto io e mia moglie ci siamo tranquillizzati”

Spiegando anche il perché abbiano dato alla bambina questo nome:

“Jeanine come Jeanine Áñez, che si è autoproclamata presidente ad interim della Bolivia. Vorremmo che il nostro paese si risollevasse. Questo nome può essere di buon auspicio anche per la nostra bambina”


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