L’addio di Mario Monti alla Bocconi: l’arrivo di Ursula von der Leyen alla cerimonia

Questo è quello che è successo all’Università Bocconi di Milano. Mario Monti se ne è andato.

Il passaggio dell’incarico

Proprio così, l’ex presidente del Consiglio in carica dal 2011 al 2013, ovvero Mario Monti, ha lasciato l’incarico di Presidente dell’ateneo, la suo vice, Andrea Sironi.
Alla cerimonia d’addio, tantissimi i nomi altisonanti che hanno partecipato, tra i quali sorge quello del presidente Sergio Mattarella, quello di Ignazio La Russa, Attilio Fontana, Antonio Tajani,  Anna Maria Bernini, Romano Prodi, Giuliano Amato, Marco Tronchetti Provera, Pier Ferdinando Casini, Massimo D’Alema e tantissimi altri.
Tra questi nomi però, ne spunta uno molto importante, quello della Presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen.
La presidente infatti, si è recata a Milano non solo per partecipare alla cerimonia, ma anche per elogiare con alcune parole il senatore a vita, Mario Monti.

Le parole d’elogio della  Von Der Leyen

Il suo infatti, era fra i discorsi più attesi della giornata. La Von Der Leyen, ha iniziato così il suo intervento:

“Oggi l’Italia è più europea e c’è più Italia in Europa, grazie Mario”

Ed ha poi aggiunto alcuni retroscena della loro amicizia:

“Ho avuto la grande fortuna di averti come consigliere e amico in questi tre anni alla Commissione Europea e ho tratto grande vantaggio dai tuoi suggerimenti come accademico e anche come ex presidente del consiglio italiano. Fin dalla sua fondazione, l’Università Bocconi ha avuto l’obiettivo di allevare nuove generazioni di leader europei e tu, Mario, hai rinnovato e realizzato questa vocazione”

Dunque, parole di grande elogio per l’ex Premier italiano, diventato da qualche tempo senatore.
Il discorso della presidente della Commissione Europea, si è poi soffermato sulla crisi energetica, causata dall’aspro conflitto tra Russia e Ucraina, con un piccolo elogio al lavoro svolto dalla nostra Nazione:

“L’Italia è uno dei Paesi più colpiti dal ricatto russo sul gas ed è un esempio perfetto della capacità di gestire e compensare il taglio che Putin ha fatto alle esportazioni, tramite i gasdotti, dell’80% negli ultimi 8 mesi”


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