Madame, tra bullismo e bisessualità: “a scuola mi calpestavano”

L’edizione di Sanremo ci ha fatto conoscere tantissimi nuovi artisti emergenti.

Tra questi, c’è anche Madame, cantautrice rapper e hip hop, davvero giovanissima (pensate, ha compiuto da pochissimo 19 anni), che ha stravolto tutti per le sue capacità artistiche, e per il suo fare eccentrico.

Forse tutti non sanno, però, che l’adolescenza di Madame è stata davvero complicata.

La giovane artista, il cui vero nome è Francesca Calearo, ha stupito tutti con le sue ultime dichiarazione.

In primis, c’è stato da apprezzare il coraggio con la quale la 19enne ha parlato dei suoi anni più difficili, tra la scuola, il bullismo, la sua bisessualità, e gli amori impossibili.

Poi, la vicenda si può spostare su come una ragazza così giovane, abbia già così tanta maturità per guardare al suo breve (e recente) passato.

Insomma, vediamo cosa ci ha confidato Madame!

Madame, dal bullismo alla maturità

Madame, il cui vero nome è Francesca Calearo, è stata una delle novità che il grande pubblico ha apprezzato all’ultima edizione del Festival di Sanremo.

Nata a Vicenza il 16 gennaio 2002, scrive testi rap e hip hop con una metrica particolare, piena di figure retoriche e riferimenti R&B, che hanno davvero appassionato tutti.

Le sue dichiarazioni sul bullismo, sulla difficoltà di essere giovani e bisessuali a scuola, hanno aperto il cuore a tutti i fan.

Cerchiamo di raccontare la sua storia.

“Sono svenuta, e mi hanno calpestato”

Madame ha raccontato due episodi terribili della sua gioventù.

Quando è svenuta a scuola, e due amori davvero impossibili.

“Alle medie non mi lavavo quasi mai, per questo venivo presa in giro. Una volta sono svenuta, e i miei compagni mi hanno calpestato, mi sono passati sopra, per vedere se fingevo”.

Oltre al bullismo, ha dovuto lottare contro la sua bisessualità.

“Alle superiori mi ero presa due cotte: una per l’insegnante di matematica, e una per quella di educazione fisica. Mandavo loro dei regali, ma erano ovviamente amori impossibili“.


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