SCATTA IL NUOVO DIVIETO PER GLI ITALIANI, LA CIRCOLARE

Questa è la prima, concreta, mossa del governo Meloni. La circolare sta per essere emessa. Ecco di cosa si tratta.

Le prime mosse del governo

Molto spesso, soprattutto dopo la pandemia, ci si ritrova ad osservare i giovani trascorrere parecchie ore della giornata al telefono o davanti allo schermo di un pc o di un tablet.
Il più delle volte, si tratta del loro tempo libero e l’uso della tecnologia è puramente per intrattenimento o svago.
Ma non è sempre così: a volte potrebbe capitare che da dietro un profilo online, ci sia una persona poco educata che, facendo cyberbullismo, potrebbe spingere terzi a compiere dei gesti estremi.
Il governo, sta cercando di intervenire per evitare queste tragiche situazioni e per farlo, sta agendo direttamente sull’educazione dei ragazzi, attraverso una circolare che riguarda le ore scolastiche.

Le importanti novità della prossima circolare

Per parlare di questo problema, è stato invitato alla nota trasmissione di Rai1, Porta a Porta, proprio il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Il ministro ha le idee molto chiare ed ha subito dichiarato di voler vietare i cellulari in classe (non solo agli alunni, ma anche ai docenti).

“Penso di intervenire sulla vicenda dei cellulari in classe una circolare, vedremo se fare altre iniziative. Già una circolare del ministro Fioroni aveva vietato i cellulari nelle classi, 15 anni fa, autorizzando sanzioni, a cui non sono favorevole, nei confronti di chi li usava in aula. La ministra Fedeli invece approvò una sorta di decalogo che liberalizzava i cellulari ma poi non divenne operativa. Quindi è in vigore la norma di Fioroni”

Questa è la sua analisi della situazione attuale.
Valditara, ha più volte affermato di essere contrario alle sanzioni, ma a chi dovesse esser colto con il cellulare in mano, ci saranno delle adeguate punizioni.

“Io dico che non si deve entrare in classe con il cellulare. Lo si può lasciare all’ingresso o comunque fuori dalla lezione: a scuola si va per studiare non per chattare”

Per quanto riguarda la questione “bullismo” invece, ha riproposto i lavori socialmente utili:

“Il bullismo è una persecuzione sistematica, quasi il 25% dei ragazzi ha subìto episodi di bullismo con una diminuzione, secondo degli studi, addirittura di attesa di vita, depressione ed abbandono scolastico. Non possiamo rimanere inerti”

Dunque, non una sospensione dalla scuola e dalle lezioni, ma un lavoro che lo aiuti a responsabilizzarsi, in modo da poterlo recuperare.


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