Sorella Bossetti confessa

Caso Yara Gambirasio: i giudici respingono richiesta di accesso ai reperti

I giudici della corte d’Assise di Bergamo hanno rigettato la richiesta dei difensori di Massimo Bossetti di aver accesso ai reperti del processo, conclusosi con la condanna all’ergastolo del muratore di Mapello per l’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio.

Ora, i difensori non potranno nemmeno effettuarne la ricognizione.

La difesa aveva avanzato l’istanza in vista di una possibile revisione della sentenza. La procura si era opposta alla richiesta. Nello stesso tempo i giudici hanno disposto, come chiesto in aula dal procuratore Antonio Chiappani, la trasmissione degli atti alla Procura di Venezia  per le “opportune valutazioni”.

Il magistrato, ha denunciato presunte scorrettezze dei difensori (nei mesi scorsi era stato presentato un esposto contro i pm orobici) e sarà ora compito dei magistrati veneziani, competenti a indagare sui colleghi del distretto di Corte d’appello di Brescia, valutare eventuali ipotesi di reato ai loro danni.

La sorella di Bossetti

Nel frattempo, i difensori di Bossetti, Claudio Salvagni e Paolo Camopirini non potranno avere accesso ai corpi di reato e nemmeno ai Dvd con la raccolta fotografica eseguita dai carabinieri del  Ris nell’ambito delle indagini, né alle “caratterizzazioni” dei profili genetici del Dna eseguiti dagli stessi Ris e dalla Polizia giudiziaria.

Durante l’udienza dello scorso 19 maggio era stato confermato che la traccia 31 G20, trovata sui leggins della ragazza uccisa, con il Dna che fu attribuito a Bossetti, considerata la prova regina a suo carico, era sostanzialmente esaurita e la ripetizione dell’esperimento, come più volte chiesto dai legali, non più possibile.

Intanto, la sorella gemella di Massimo Bossetti, ha richiesto alla Prefettura di Bergamo, di cambiare cognome.

A tal proposito, Laura Letizia Bossetti motiva la scelta di cambiare il cognome con queste parole:

L’ho fatto solo per me stessa, per avere più tranquillità. Lo sapete voi che significa mandare una domanda di lavoro col cognome Bossetti?”

La donna ha ribadito che il cambiamento nulla ha a che vedere con l’affetto verso il fratello, con cui però non avrebbe più alcun rapporto.


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