STRISCIA LA NOTIZIA SOTTO CHOC, VITTORIO BRUMOTTI A UN PASSO DALLA MORTE

Bruttissimo episodio accaduto all’inviato di Striscia, Vittorio Brumotti. Ecco dove è accaduto e le sue parole.

Il racconto dell’aggressione

Il famosissimo invitato di Striscia la Notizia, il classe 1980, Vittorio Brumotti, è stato violentemente aggredito da quattro ragazzi.
A fornirci queste informazioni, proprio l’inviato sempre in sella della sua MTB.

L’inviato era infatti in giro per l’America, insieme alla sua compagna Annachiara Zoppas, con la quale desidera viaggiare il mondo.
Durante la vacanza di relax con la sua dolce metà e altri 2 amici, ha subìto una rapina a mano armata, ritrovandosi con 2 pistole puntate alla testa e un’altra alla bocca.

Così è come tutto è iniziato:

“Mi hanno dato il calcio di una pistola in testa e mi sono svegliato per terra con un’altra pistola infilata in bocca, è stato un momento terribile”. Poi aggiunge: “Sono qui in vacanza con Annachiara. Stavo girando dei video con la bici sulla Pacific, la via principale della costa, e in lontananza vedo due ragazzi che si stanno picchiando. Decido di allontanarmi, di cambiare strada, ma poco dopo mi accorgo che ci sono quattro persone che mi seguono in bici”

Il racconto continua: “Mentre cerco di allontanare un mio amico e Annachiara mi colpiscono in testa con il calcio di una pistola. Mi buttano per terra, mi riempiono di calci e pugni, mi mettono un’altra pistola in bocca e mi levano l’orologio e lo zaino. Poi si girano verso Annachiara: io cerco di reagire, ma ero mezzo svenuto. Loro a quel punto decidono di scappare, lanciano via una delle pistole, che poi trovo io”

“Per fortuna nel giro di poco tempo, interviene la polizia con diverse pattuglie e addirittura un elicottero. Annachiara era terrorizzata, ma è ok. Evidentemente mi stavano marcando da tempo: erano quattro ragazzi di colore, di circa 20 anni. Io sono un po’ abituato alle aggressioni, ma quello che è successo oggi è sicuramente il record di violenza che abbia mai subito”

Le parole dopo l’aggressione

Fortunatamente però, tutti si sono ripresi dallo shock e dalle ferite: “Oggi però è tutto a posto e posso dire di essere più pazzo che mai”, aggiungendo: “Non tanto perché le potessero fare del male. Non volevo che quella fosse l’ultima scena che vedeva di me. Non avrei mai potuto permettere di darle uno shock simile, permanente a vita”

E a chi gli ha chiesto se avesse avuto paura, ha risposto con la sua sempre ferrea motivazione che lo spinge sempre al 200%:

“Però proprio in quei momenti mi sento vivo. Gli uomini preistorici passavano la loro giornata a rincorrere le prede a scappare dai predatori. Il lavoro che faccio mi fa godere la vita in tutti i sensi”


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condivisioni