Svolta caso Saman

Svolta nel caso di Saman: estradato il cugino, lo zio l’esecutore materiale

Il cugino di Saman Abbas, la ragazza scomparsa da Novellara, è stato arrestato questa mattina a Nimes, in Francia.

è stato estradato alla frontiera di Ventimiglia e condotto al carcere di Reggio Emilia.

Contro l’uomo, indagato per omicidio e occultamento del cadavere, sono stati raccolti elementi importanti, utili a emettere un ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Ijaz, assieme a un altro cugino, ai genitori e allo zio della giovane donna, avrebbero preso parte alla sua uccisione per poi far sparire il corpo e fuggire.

In questi giorni proseguono le ricerche del corpo della giovane Saman, uccisa perché contraria ad un matrimonio combinato.

I carabinieri si stanno concentrando in una zona intorno alle serre nella campagna di Novellara.

Saman viveva con i genitori in una cascina attaccata all’azienda agricola nella Bassa reggiana, dove il padre lavorava da 15 anni come custode.

Lo zio ritenuto l’esecutore materiale

In queste ore, i carabinieri stanno intensificando le ricerche in particolar modo in un campo di cocomeri adiacente, intervistati hanno affermato:

“Stiamo lavorando su un’area che riteniamo verosimile per poter individuare il corpo della ragazza. Le ricerche sono in corso e auspichiamo un esito risolutivo anche grazie a strumentazioni tecniche come l’elettro-magnetometro che mappa in profondità il terreno per poi andare a ricercare le anomalie non conformi ai parametri inseriti nel software di gestione. Perché proprio questo punto? In base anche alle immagini acquisite della videosorveglianza abbiamo studiato il comportamento degli indagati“.

Intanto, emergono nuovi sconcertanti dettagli. L’esecutore materiale del delitto – afferma il fratello di Saman – è lo zio Danish Hasnain.

E’ lui a dire al padre: ci penso io. Al suo rientro, il padre si sente male (“ha iniziato a piangere, stava quasi per svenire per mia sorella”, le parole del figlio più piccolo), ma era stato lui ad affidarsi a Danish contro la figlia che si era ribellata all’imposizione. Quando Danish rientra in casa non ha nulla in mano, da questo il fratello deduce che la sorella sia stata uccisa con lo strangolamento.


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