Svolta del governo: Addio canone Rai

Svolta a sorpresa del governo: Addio al canone Rai

La svolta

Nella bozza del decreto Sostegni Bis il governo prevede di erogare alle aziende aventi diritto del beneficio, che hanno già presentato e ottenuto i contributi a fondo perduto introdotti con il decreto sostegni la stessa somma già incassata, senza la necessità di inoltrare una nuova istanza, ricalcando quindi lo schema già previsto dall’esecutivo precedente con il DL Ristori (decreto ristori).

Il nuovo decreto però introduce anche un’importante novità. Le aziende possono optare per un contributo alternativo, parametrato non più sulla perdita di fatturato media mensile nel 2020 rispetto al 2019 ma sulla differenza tra la media di fatturato mensile tra il 1 aprile 2020 e il 31 marzo 2021 e quello dello stesso periodo dell’anno precedente. A partire da questo dato vengono applicate le stesse percentuali previste dal precedente decreto.  In particolare, definita la cifra di riferimento, l’importo del contributo è pari al sessanta per cento per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a centomila euro, al cinquanta per cento per quelli da 100 a 400 mila euro, al quaranta per quelli fino a un milioni, al trenta per cento fino a cinque milioni e e al venti per cento fino a dieci milioni.

Stop al canone Rai nel 2021

Il nuovo decreto prevede l’esonero del versamento del Canone Rai nel 2021 per bar, pub e ristoranti.

Si prevede l’esenzione per il pagamento della prima rata Imu per le imprese colpite (che hanno subito un calo di fatturato di almeno il 30% nel 2020, rispetto al 2019.

Tra le novità, ce n’è una che fa discutere, cioè il rinvio della plastic tax a gennaio 2022.

Previsto anche un fondo da 600 milioni per consentire ai Comuni di ridurre la Tari alle attività economiche interessate dalle chiusure anti-Covid.

Prende il via un protocollo sperimentale nazionale di monitoraggio Covid che prevede l’esecuzione di prestazioni di specialistica ambulatoriale, contenute nei livelli essenziali di assistenza finanziato con 49,7 milioni (24,1 nel 2021, 20,1 nel 2022 e 5,5 nel 2023). Il pacchetto consente il controllo, durante il periodo di osservazione di 2 anni, con l’esenzione del ticket, delle principali funzioni interessate dalla malattia: cardiaca, respiratoria, renale ed emocoagulativa.

 


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