Vaccino Pfizer: ora cambia tutto

Vaccini – Pfizer: cambia tutto, una regione al sud Italia ha pochi vaccini

In questo periodo, la campagna vaccinale sta andando nel migliore dei modi, infatti sono sempre di più le persone che scelgono di vaccinarsi.

Anche se, sembra andare in una sola direzione: infatti, la quasi totalità delle persone sta scegliendo il vaccino Pfizer, ed ora le dosi sembrano essere ridotte ai minimi termini.

Ogni regione dovrà fare i conti con le dosi Pfizer, che sono sempre di meno, ed in particolar modo, se la sta vedendo davvero brutta la Puglia.

Infatti, La Puglia riceverà 432mila dosi Pfizer in meno a luglio, per questo la Regione è stata costretta a riprogrammare la campagna anti Covid.

Il direttore del dipartimento Politiche della Salute, Vito Montanaro, e il dirigente della Protezione civile regionale, Mario Lerario, hanno inviato una circolare alle Asl per aggiornare gli indirizzi della campagna di vaccinazione e riprogrammare le inoculazioni al fine di garantire le secondi dosi di Pfizer e Moderna.

Le dosi disponibili quindi dovranno garantire le seconde somministrazioni in programma e in subordine, con la disponibilità residua, per le popolazioni non stanziali e per altre categorie target prioritarie, privilegiando le classi di età più avanzate.

A luglio 50% in meno di Pfizer

L’Italia, ha superato la soglia delle 50 milioni di somministrazioni, ma, purtroppo a luglio, la campagna vaccinale rischia un forte stop a causa del calo di approvvigionamenti del vaccino Pfizer.

Si stima, che a luglio verranno inviati alle regioni oltre il 50% in meno dei vaccini Pfizer.

Ad oggi, nel Lazio, è praticamente impossibile prenotare un vaccino con Pfizer.

a maggio il 65,6% delle dosi utilizzate erano Pfizer, a giugno la percentuale è salita di 10 punti, coprendo i tre quarti delle somministrazioni: 11,49 milioni su un totale di 15,2 milioni.

Si è passati dai 2,11 milioni nella prima settima di maggio ai 3 milioni nell’ultima settima di giugno (21-27). Le nuove proporzioni potrebbero creare problemi se ci fosse una minore disponibilità di vaccini Pfizer. Il tasso di somministrazione è ora al 95%. In attesa di nuovi rifornimenti che, a sentire le Regioni, potrebbero non bastare.

Non ci possiamo che augurare, che tutto questo finisca presto.


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