850 morti in un tendone: la vergogna del cimitero

“Mia madre qui dentro non è morta due volte. Mia madre muori ogni giorno”

Parole fortissimi di uno dei parenti dei deceduti del cimitero dei Rotoli. La situazione è diventata gravissima, e i parenti chiedono solo una cosa: dignità.

Il cimitero di Santa Maria dei Rotoli si trova a Palermo, ed è il più grande della città.

O almeno così, dovrebbe essere.

L’eterno riposo per i seppelliti qui dovrebbe essere dignitoso, come ci si aspetta in queste situazioni. Eppure, nonostante in questi stessi luoghi riposino personalità del calibro di Franco Franchi, George Blake, o Giovanni Lo Porto, per gli ultimi arrivati la situazione è davvero insostenibile.

Il rispetto sta venendo meno, e ora i parenti gridano vendetta.

Ma soprattutto dignità.

850 morti in un tendone

Nonostante il cimitero di Santa Maria dei Rotoli sia il più grande della città di Palermo, lo spazio è finito.

E le aziende funebri, pur di permettere ai deceduti di riposare lì, hanno allestito un tendone in cui si possono trovare centinaia di morti uno di fianco all’altro.

Fino a qui nulla di strano, se non fosse per la situazione che potete vedere con i vostri occhi.

Non c’è spazio, l’odore è insostenibile, non si può rimanere per più di 5 minuti.

Foto attaccate alle bare con lo scotch, fiori dentro bottiglie o contenitori rimediati.

Ci sono 800 defunti in una situazione vergognosa: e tra di loro ci sono anche due bambini.

Le parole dei parenti

I parenti si sentono vittime di questo scempio: “i nostri cari stanno morendo ogni giorno”.

La situazione è insostenibile, ma le associazioni cosa hanno da dire?

Sono state fatte centinaia di richieste per dei posti. La situazione va avanti più o meno da febbraio, ma da quel momento, solo tante promesse mai mantenute.

Ci hanno detto che non c’erano problemi per i posti. Abbiamo visto dei disegni, ma nulla di confermato.”

C’è troppa puzza, ho paura di prendere malattia. Non posso stare più di 5 minuti a pregare vicino mio padre”.

Uno scempio bello e buono, di cui ora si sta interessando tutta Italia.

D’altronde, si chiede solo un po’ di dignità.


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