Vaccini, l’OMS segnala nuovi effetti collaterali dopo le somministrazioni

Alla lista dei già ben noti effetti collaterali dei vaccini anti covid, ora se ne aggiungono altri.

Ma attenzione: questi effetti collaterali sono stati riscontrati solo su determinati vaccini.

Continua la campagna di vaccinazione in Italia come il resto del mondo.

Dal punto di vista numerico, la percentuale di vaccinati sui possibili è molto alta, ottenendo ottimi riscontri anche nel nostro Paese, partito in sordina e ora tra le nazioni in testa per numero di vaccinati.

Eppure, le persone continuano ad aver paura e timore del vaccino: questo per via dei numerosi casi estremi, che a volte hanno portato alla morte.

Ma anche per via dei numerosi effetti collaterali che frenano la fiducia della gente.

Ora, alla lista delle già ben note controindicazioni, se ne aggiungono altre per alcuni vaccini.

Scatta l’allarme

La Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency è l’agenzia che regola la somministrazione e la gestione dei farmaci.

Proprio da loro è scattato l’allarme: esistono nuove contro indicazioni ai vaccini.

I ben noti effetti collaterali sono quelli di cui si parla ormai da tempo: dolore al braccio (dalla bassa alla alta gravosità), febbre, nausea, e spossatezza.

Tutti questi sono quelli riscontrati dopo le somministrazioni, come correttamente indicato nei bugiardini e nei fogli informativi rilasciati ai cittadini.

Ma ora, l’allarme de la Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency è ben più grave: si parla di miocardite per chi ha ricevuto Pfizer o Moderna.

I nuovi effetti collaterali

Anche l’OMS ha confermato questi nuovi effetti collaterali.

Vediamo subito di cosa hanno parlato gli esperti:

in pratica, sono stati riscontrati problemi di miocardite e pericardite, ma anche respiro corto e affannato, dolore al petto, battiti accelerati, e palpitazioni.

Queste nuove controindicazioni sono state riscontrate principalmente su uomini giovani, dopo che hanno ricevuto la seconda dose di un vaccino a mRna messaggero, dunque i sieri realizzati dalle case farmaceutiche Pfizer e Moderna.

L’Oms e l’agenzia europea del farmaco ci tiene a precisare che i casi rilevati sono circa un centinaio, tutti in uomini di età piuttosto giovane.


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