Automobilisti infuriati: arriva la tassa retroattiva sulla patente

Bufera tra gli automobilisti e il mondo delle scuole guida.

La categoria più tartassata da tasse e accise, in Italia, è sicuramente quella degli automobilisti.

Il costo dell’assicurazione è tra i più alti in Europa, l’Italia è una delle poche nazioni a pagare costantemente il tanto odiato bollo auto, senza contare il costo della benzina che oscilla sempre verso numeri molto cari causa accise che il nostro Stato continua a dover pagare da un’eternità.

In aggiunta a ciò, il costo della patente si aggira intorno ai 1000€, cifra considerata già molto alta prima che, ora, potrebbe vedere un aumento sostanziale.

Insomma, il Governo italiano ha bisogno di soldi. E questo si era capito.

Ma è giusto andarli a togliere dalle tasche degli italiani?

Andiamo a scoprire di quanto sono aumentati i costi per gli automobilisti italiani.

Aumento dei costi sulla patente: potrebbe essere retroattivo

L’Agenzia delle Entrate, forte di una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 14 marzo scorso, ha mandato in crisi tutta la categoria degli automobilisti italiani.

In pratica, il costo della patente sarà maggiorato dell’IVA.

Sino a ora, le lezioni di guida erano esentate dal costo dell’IVA trattandosi, appunto, di insegnamenti.

Con la sentenza di cui vi abbiamo parlato, sembrerebbe che tali lezioni non rientrino in quelle categorie dove l’Iva non si paga (come l’università, la scuola, ecc.).

Ma c’è di più: questo costo maggiorato, potrebbe divenire retroattivo.

Questo significa che chi ha preso la patente tra il 2015 e il 2020, potrebbe comunque pagare nei prossimi mesi questa imposta aggiuntiva.

Costi maggiorati per gli automobilisti, la rivolta dell’Unione Consumatori

L’Unione Consumatori, l’ente che tutela i consumatori italiani, ha definito questa mossa “una vera e propria stangata“.

Gli automobilisti italiani pagano già una infinità di tasse e accise che rendono complicato il mantenimento della propria automobile.

In più, ci sarebbe l’effetto retroattivo che obbligherebbe i neo-patenti a pagare oggi questa tassa in più.

Le scuole guida si sentono già in difficoltà a dover chiedere soldi extra per un servizio passato.

Per questo, molte di esse potrebbero pagare di tasca propria i soldi mancanti.

Ma, ovviamente, tale tassa potrebbe essere sostenuto da un rincaro sui nuovi studenti di scuola guida.

Si parla di un aumento di circa di 200-300 euro, che porterebbe il costo per la patente intorno ai 1300€.

Veramente una cifra enorme.

Confidiamo nella rivolta dell’Unione Consumatori, che si prepara già a dare battaglia.


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