Bassetti avverte gli italiani sulla variante Delta!

Quando il virus sembra sconfitto, ecco che esce un’altra variante a mettere a repentaglio tutti gli sforzi fatti finora. Se in Italia sembra che il virus circoli di meno, grazie a tutte le misure prese finora, negli altri paesi sembra essere tornato più forte che mai.

In Inghilterra la situazione si fa preoccupante in quanto a contagi, anche se c’è da specificare che i morti rispetto ai contagiati rimangono comunque bassi. Altro focolaio importante si è creato tra i turisti di Mallorca. A parlare di questa variante negli ultimi giorni è stato uno dei virologi più attivi di questi ultimi anni: Matteo Bassetti. Il direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova è contrario alle chiusure e pensa che contro la variante Delta non servano zone rosse, ma vaccini e sequenziamento. Continua a leggere per saperne di più sulle dichiarazioni di Bassetti.

Bassetti contro la zona rossa

Questo il commento del direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, in merito alle ipotesi che vedono il ritorno delle zone rosse in caso di aumento dei contagi per la variante Delta: “Parlare oggi di zone rossa o lockdown non serve, occorre che gli italiani si vaccinino perché con la variante Delta gli obiettivi finali della campagna vaccinale sono cambiati: dobbiamo immunizzare l’80-85% della popolazione. Non possiamo accettare che rimangano senza vaccini milioni di persone. E poi vorrei sentire una parola più forte dalle istituzioni sul sequenziamento e la genotipizzazione dei casi registrati, è inaccettabile che in un momento come questo l’Italia rimanga all’1% dei casi sequenziati, dobbiamo corre e arrivare anche al 10%. Le zone rosse o i lockdown non li stanno facendo neanche gli inglesi. Possono essere una soluzione estrema ma davvero vogliamo chiudere di nuovo gli italiani? Si deve puntare sul tracciamento dei casi, soprattutto di chi arriva dall’estero“.

Bassetti sulla vaccinazione di massa

Ha poi aggiunto in merito alla vaccinazione di massa: “bisogna arrivare ad ottobre con l’80% degli italiani vaccinato altrimenti saranno guai con le varianti.

Solo con più persone vaccinate nei prossimi due mesi, compresi gli adolescenti e i ragazzi over 12. Le priorità non esistono più, dobbiamo puntare alla vaccinazione di massa”.


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