Covid-19, allarme variante Delta: la drastica decisione

Uk, restrizioni anti-Covid prolungate fino al 21 luglio. Johnson: “Variante Delta ci preoccupa, avremmo rischiato migliaia di morti evitabili”

Il mondo intero da più di un anno è stato piegato dal Coronavirus, stravolgendo ogni tipo di abitudine. Da qualche mese però, molti paesi hanno visto la luce in fondo al tunnel e si sono riappropriati della normalità, gradualmente.

 

Ma in altri purtroppo, la situazione è ancora critica e si parla di prolungare le restrizioni ancora per un po’: è quello che sta accadendo in Gran Bretagna, dove cresce ogni giorno di più la paura per la variante Delta. Continua a leggere l’articolo per saperne di più.

 

 

 

 

Una scelta difficile

Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha voluto formalizzate questa sua decisione: le riaperture di tutte le attività che sarebbero dovute esserci il 21 giugno, sono rinviate al 19 luglio. Questa disposizione è stata dettata dalla crescente preoccupazione che sta diffondendo la variante Delta, che sta facendo aumentare i casi di contagio ogni giorno di più. Queste sono state le parole del ministro Johnson: “Ad oggi, non posso dire che abbiamo raggiunto tutti e quattro i test per procedere con il quarto passo il 21 giugno. Penso che sia ragionevole aspettare ancora un po’. Entro lunedì 19 luglio, punteremo ad avere la doppia dose somministrata ai due terzi della popolazione adulta, compresi tutti i 50 anni, tutti i vulnerabili, tutti gli operatori sanitari e tutti quelli che hanno più di 40 anni e che hanno ricevuto la prima dose entro metà maggio”.

 

 

 

 

Il piano

Vaccini, Gran Bretagna oltre quota 42 milioni: oggi 2.206 casi (su 988.311 test) e 35 i morti. Nel mondo oltre tre milioni di vittime

La conferenza del primo ministro è poi proseguita in questo modo: “E per fare questo, ora accelereremo la seconda somministrazione per gli over 40, proprio come abbiamo fatto per i vulnerabili, in modo che potranno ottenere la massima protezione il più velocemente possibile e continueremo nel nostro obiettivo di dare a ogni adulto in questo paese una prima dose entro il 19 luglio“.

Per poi concludere: “Ciò include i giovani di età superiore ai 18 anni, con chi ha 23 e 24 anni invitati a prenotare il vaccino da domani. Quindi ridurremo il rischio di trasmissione tra i gruppi che si muovo di più. E per dare al sistema sanitario nazionale quel tempo extra. Aspetteremo a fare il passo successivo fino al 19 luglio“. Una decisione drastica, ma necessaria per il bene del paese. Voi cosa ne pensate? Lasciate un commento!


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