DPCM di Natale: il Governo fa retromarcia?

Il Governo fa di nuovo retromarcia?

Il temutissimo decreto di Natale sembra non vedere luce.

O meglio, il nuovo DPCM modificato sarà presto legge per i cittadini. Ma, per adesso, non ci sono sicurezze su come e quando verrà attualizzato.

Gli italiani stanno vivendo momenti di grande confusione.

Il DPCM di Natale ufficializzato agli inizi di dicembre che, salvo modifiche quasi sicure, continua a rimanere attivo, consente spostamenti anche tra Regioni diverse salvo i giorni di Natale, Santo Stefano, e dell’ultimo dell’anno.

Sembra piuttosto sicuro, però, che queste leggi verranno cambiate.

Gli italiani si chiedono: quando? E come?

Ora come ora è impossibile pianificare e organizzare le festività natalizie.

Soprattutto dopo le nuove idee che i Ministri stanno attuando.

Nuovo DPCM di Natale: cambia tutto

Sul tavolo dei Ministri, vi sono le modifiche al nuovo DPCM di Natale.

Attualmente, sono previste due ipotesi.

La prima è l’ipotesi più soft, capeggiata da Giuseppe Conte.

Questa ipotesi soft (che poi, soft, è davvero un modo di dire…) prevede l’istituzione del lockdown totale solamente il 24, 25, e 26 dicembre, oltre che il 31 dicembre, 1 e 2 gennaio.

In questi giorni non si potrà circolare nemmeno nel proprio Comune, e i negozi saranno ovviamente chiusi. Per il periodo dal 27 dicembre al 30 dicembre, invece, si tornerà alla situazione attuale. Ovvero, coprifuoco alle 22.00, negozi aperti fino alle 18.00, e spostamenti possibili anche nella propria Regione.

Quello che spaventa, però, è la seconda ipotesi.

Nuovo DPCM di Natale: la seconda ipotesi

La seconda ipotesi del nuovo DPCM di Natale è quella che spaventa più italiani.

La proposta è caldeggiata dagli estremisti e rigoristi Ministri Boccia e Speranza.

Secondo questa idea, si prevede una zona rossa (con conseguente lockdown) continuativa dal 23 dicembre al 6 gennaio. Ovviamente, con negozi chiusi e impossibilità nello spostarsi.

Un bel problema per i negozianti ma anche per i cittadini tutti.

Ciò che accomuna le due proposte, è l’ipotesi relativa ai congiunti.

Infatti, ogni abitazione potrà ospitare al massimo due congiunti, probabilmente non ci saranno limiti per gli under 14 (un po’ come sta accadendo in Germania).

Attualmente, comunque, non vi è nulla di sicuro.

Gli italiani desiderano solo conoscere il loro destino in anticipo, così da potersi organizzare.

Nella serata di oggi, potrebbero già essere previste delle conferenze stampa.


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