Ufficiale: Arrivata la quarta ondata

Il virus sta circolando in maniera troppo importante

Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, riguardo al dilagante aumento di contagi da Covid-19 afferma:

“Il virus circola più di quanto documentato dai nuovi casi identificati: di fatto siamo entrati nella quarta ondata”

E non lo dice solo Cartabellotta, anzi, la maggior parte dei virologi, hanno paura di un ritorno in zona gialla, se non arancione.

La campagna vaccinale sta proseguendo spedita, ma tutto ciò sembra non bastare, infatti, i contagi stanno aumentando significativamente.

I contagi aumentano: ecco i numeri

Insomma, i numeri parlano chiaro. Stiamo rischiando davvero di tornare in zona gialla:

nella settimana 21-27 luglio, rispetto alla precedente, in tutte le Regioni eccetto il Molise lo studio ha rilevato un incremento percentuale dei nuovi casi e in 40 Province l’incidenza supera i 50 casi per 100.000 abitanti. Non solo: il monitoraggio di Gimbe rileva nella settimana 21-27 luglio 2021, rispetto alla precedente, un incremento di nuovi casi (31.963 contro i 19.390) e decessi (111 contro i 76).

Sono in costante aumento anche i casi attualmente positivi (70.310 conto i 49.310), le persone in isolamento domiciliare (68.510 contro i 47.951), i ricoveri con sintomi (1.611 contro i 1.194) e le terapie intensive (sono 189  una settimana fa era 165). E rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: decessi: 111 (+46,1 per cento); terapia intensiva: +24 (+14,5 per cento); ricoverati con sintomi: +417 (+34,9 per cento); isolamento domiciliare: +20.559 (+42,9 per cento); nuovi casi: 31.963 (+64,8 per cento); casi attualmente positivi: +21.000 (+42,6 per cento).

I casi settimanali stanno salendo, e ci sono tre provincie che stanno facendo registrare dati davvero preoccupanti

Caltanissetta (272), Cagliari (257) e Ragusa (193) hanno più di 150 casi positivi per centomila abitanti.

In totale, il numero di posti letto occupati da parte di pazienti Covid in area medica è passato dai 1.088 del 16 luglio ai 1.611 del 27 luglio e quello delle terapie intensive dai 151 del 14 luglio ai 189 del 27 luglio, anche se le percentuali rimangono molto basse: a livello nazionale 3 per cento in area medica e 2 per cento nelle terapie intensive, con tutte le Regioni che registrano valori nettamente inferiori al 15 per cento per l’area medica e al 10 per cento per l’area critica.

 


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