23 morti dopo il vaccino, c’è correlazione?

La questione vaccini continua a tenere banco.

Ormai i vaccini anti-coronavirus sono una realtà, consolidata, in tutto il mondo.

Diverse case farmaceutiche hanno prestato i loro servigi per la realizzazione, a tempi di record, di vaccini pronti ed efficaci per le milioni di persone del mondo che lo necessitano.

Eppure, al peggio sembra non esservi mai fine.

Tra tutto quello che si è detto negli ultimi giorni, la situazione più rilevante è ancora una.

Questo vaccino è utile oppure fa solo peggio?

Una domanda che potrebbe sembrare sciocca, insensata. Come fa la cura della malattia a essere grave quanto la malattia stessa?

Gli scienziati stanno studiando proprio questo.

Ma la domanda diventa lecita se analizziamo i numeri.

In Norvergia, salgono a 23 le morti causate dal vaccino Pfizer-Biontech.

23 morti dopo il vaccino, scoppia il caso

In Norvegia sono state somministrate all’incirca giù 20mila dosi di vaccino.

Tra queste somministrazioni, purtroppo, 23 hanno dato l’esito più negativo, ovvero la morte.

Stando all’agenzia nazionale del farmaco norvegese, la situazione è abbastanza complicata. Se queste morti venissero associate all’effettiva somministrazione del vaccino, allora il caos si creerebbe in tutto il mondo.

Chi vorrebbe un vaccino che, invece di farti guarire, ti uccide?

Ovviamente, c’è ancora da studiare l’effettiva corrispondenza tra morte e vaccino. Eppure i primi dati sembrano andare verso questa direzione.

Morti dopo il vaccino, c’è correlazione?

In una nota, l’agenzia della Norvegia spiega cosa sta succedendo.

In pratica, diversi pazienti sopra gli 80 anni, con patologie pregresse, hanno iniziato ad accusare febbre e nausee dopo il vaccino.

Una controindicazione calcolata, dopo un vaccino. Quello che non era calcolato è che a 23 di queste persone, dopo i dolori, è sopraggiunta la morte.

La Norvegia quindi scoperchia il vaso. Il vaccino non è stato testato su persone sopra gli 85 anni con patologie, quindi per loro potrebbe essere deleterio”.

Come tutti sappiamo, le persone più a rischio sono proprio queste descritte.

“Stiamo studiando il caso”, spiegano dalla Norvegia, “vogliamo capire se ci sia correlazione effettiva tra la somministrazione del vaccino e la morte“.

 


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