Attentato nel cuore della notte: morto il presidente Moïse

Il presidente di Haiti e la moglie nel 2017

Una terribile vicenda di portata mondiale si è verificata nelle ultime ore, una tragedia inenarrabile. Un’uccisione è avvenuta nel cuore della notte lasciando il mondo intero sotto shock e portando con sé paura e indignazione. Chi è la vittima coinvolta? Com’è potuto accadere?

Ad essere assassinato, il presidente di Haiti, Jovenel Moïse (Trou-du-Nord, 1968) mentre era nella sua dimora. Ma purtroppo non è l’unico coinvolto, perché accanto a lui c’era sua moglie, Martine Moïse, che si trova in condizioni molto gravi e per questo verrà portata a Miami, per ricevere le cure necessarie. Continua a leggere l’articolo per scoprire cosa è accaduto.

 

 

 

 

 

 

La presa di posizione

La tremenda notizia è stata riportata da Claude Joseph, politico haitiano che appena ha saputo cosa si era verificato, si è recato nella casa della vittima e ha notato che i responsabili di quanto accaduto parlavano lingua spagnola e inglese, ma non è tutto. Gli assassini erano pieni di armi e molto abili nell’utilizzarle. Il politico ha definito questa vicenda: “atto odioso, disumano e barbaro” e la diretta conseguenza è aver deliberato lo stato d’assedio su tutto il paese. Questo si traduce in un maggior controllo dei mezzi di comunicazione oltre a dare alle Forza armate il potere di gestire la sicurezza dei cittadini.

 

 

 

 

 

 

Le cause dell’assassinio

Il presidente di Haiti, Jovenel Moise, è stato assassinato

Perché si è arrivati a tanto? Cosa è successo? La causa di questa tremenda uccisione trova la sua causa nel clima di tensione e di instabilità sia politica che economica che si è sviluppato nello Stato di Haiti. Ma nessuno poteva immaginare un epilogo simile. Queste sono state le parole del vescovo di Fort-Liberté, monsignor Alfonse Quesnel: “Non ce lo aspettavamo, anche se è vero che la tensione era tanta, riguardo al presidente, ma mai avremmo pensato di arrivare a questo punto”.

 

Ha poi continuato: “siamo in una situazione caotica, il presidente aveva appena nominato un nuovo primo ministro, che ora non riuscirà nemmeno a entrare in funzione. Sentivamo salire anche la tensione dei gruppi armati, che creano un panico, e seria preoccupazione in seno alla Conferenza episcopale“.

 

 

 

 

 


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