Covid-19: nuove zone rosse in arrivo

Coronavirus, nuova ordinanza di Spirlì: 5 comuni in zona rossa fino al 26 aprile
Un’altra brutta notizia per tutti gli italiani che hanno iniziato a sperare nella riapertura di attività che sono ferme da ormai un anno, come le palestre, le piscine, i musei, i teatri. La Penisola si ritrova infatti in un tunnel che sembra non finire: il Covid-19 ha cambiato completamente ogni tipo di abitudine e quando sembra che le cose stiano andando nella giusta direzione, questo virus cambia le regole.

Nelle ultime ore infatti, dato l’aumento dei casi positivi al Coronavirus in alcune zone, è stata preso il provvedimento di farle diventare rosse: continua a leggere per scoprire quali sono le aree interessate.

 

 

Un incubo senza fine

Il numero di contagiati cresce sempre di più e gli ospedali non hanno più lo spazio necessario per accogliere chi ne ha bisogno: per questa ragione, il presidente della regione Calabria, Nino Spirlì, ha annunciato che dal 13 fino al 26 aprile 2021 cinque comuni diventeranno zona rossa, alcuni della provincia di Cosenza ovvero il comune di Acri, di Altomonte, di Crosia, di San Giovanni in Fiore e uno in provincia di Crotone, il comune di Cutro. Quindi fino a che non verrà preso un altro provvedimento, all’interno di queste aree non ci si potrà spostare se non per motivi di lavoro, di necessità o di salute e resteranno chiuse la maggior parte delle attività tranne i supermercati, le farmacie e le parafarmacie, mentre ai bar e ai ristoranti sarà consentito di fare asporto fino alle ore 22.

 

 

La spiegazione

Zona rossa in Calabria: arriva l'ordinanza di Spirlì

Data la gravità della situazione, il presidente della Calabria ha voluto sottolineare che per fare in modo che questa regione resti arancione, “è necessario intervenire con misure maggiormente restrittive in quelle aree dei territori provinciali nei quali l’incidenza di casi confermati per 100mila abitanti è superiore alla media regionale e raggiunge i valori di allerta“.

Una presa di posizione necessaria, affinché si possa il prima possibile tornare alla vita normale e per consentire a chi non ha più potuto portare avanti la propria attività, di ricominciare. Cogliamo l’occasione per ricordare di indossare sempre la mascherina e di mantenere il distanziamento!


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