Natale e Capodanno, ecco cosa vuole fare Conte con i rientri dall’estero

Giuseppe Conte se ne è volato a Palma de Maiorca.

No, non è andato per trascorrere una vacanza nella bellissima isola dell’arcipelago spagnolo, nel pieno delle Baleari.

Non è andato neppure per allontanarsi un po’ dai riflettori e godersi un po’ di riposo.

Giuseppe Conte è volato a Palma de Maiorca per partecipare a una conferenza stampa congiunta con Pedro Sanchez, il Primo Ministro spagnolo.

L’obiettivo di questo incontro è stato quello di coordinare le risorse (e gli strumenti) per combattere il terribile coronavirus, che infesta ancora tanto la Spagna quanto l’Italia.

Sul tavolo, il prossimo Natale e il prossimo Capodanno. Festività che, come tutti immaginiamo, creano tanti spostamenti e possibili assembramenti.

Come verranno trascorse le imminenti festività natalizie?

Ci saranno restrizioni per i viaggi internazionali?

Conte, la decisione sugli spostamenti a Natale

L’obiettivo di Giuseppe Conte, come più volte replicato nel corso della conferenza stampa tenutasi in Spagna, è quello di formalizzare le decisioni sugli spostamenti a Natale.

La richiesta del Premier, congiunta a quella del Primo Ministro spagnolo Pedro Sanchez, è quella di ottenere una chiara e trasparente risposta dall’Unione Europea.

Il problema, infatti, è quello degli spostamenti, delle vacanze, e dei viaggi trascorsi durante le festività.

  • Come comportarsi con chi rientra dall’estero?
  • Ci sarà la possibilità di viaggiare liberi?
  • Tutte le nazioni adotteranno gli stessi sistemi?

Covid, Natale e Capodanno. Le parole del Premier Conte

Giuseppe Conte auspica una risposta definitiva dall’Unione Europea. Le nazioni devono trovare delle normative adatte per regolare ill Natale e il Capodanno.

Lo stesso Conte intenderebbe lasciare una certa libertà agli Stati per procedere con arrivi e partenze. Anche se, la situazione più corretta, sarebbe quella di obbligare gli Stati, agli arrivi, di effettuare tamponi a tutti. A prescindere dalla nazione di partenza.

“Non vogliamo invadere scelte di natura nazionale, ci stiamo premurando per evitare che ci siano trasferimenti transfrontalieri, evitando che nel caso si vada all’estero si possa rientrare senza nessun controllo.

C’è comune preoccupazione, non possiamo pensare, in piena pandemia, di vivere le vacanze allo stesso modo degli scorsi anni. Una risposta comune Ue è opportuna, ma questo non vuol dire invadere le prerogative dei singoli Paesi, ognuno sarà libero adottare le misure che ritiene”.


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