Nuovo DPCM, salta l’idea della chiusura anticipata dei negozi?

L’Italia sta attendendo le parole del Premier Giuseppe Conte in merito alle nuove disposizioni per prevenire il contagio da coronavirus.

Alcune indiscrezioni avevano riferito sostanziali modifiche agli ultimi DPCM emessi.

A tenere il fiato sospeso, ovviamente, sono i piccoli imprenditori e i possessori di negozi.

Per queste categorie, le ipotesi di coprifuoco, lockdown, e chiusure anticipate potrebbero essere deleterie per le loro attività.

La complicata situazione in cui versa il Paese, oltre a pesare dal punto di vista della salute, grava anche sull’economia.

Migliaia di ristoratori, gestori di negozi, bar e pub, attendono il nuovo DPCM e le parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Secondo nuove indiscrezioni, alcune nuove modifiche potranno essere attuate già nei prossimi giorni.

Il nuovo DPCM, parla Giuseppe Conte

La paura più grande per migliaia di italiani è quella che riguarda il nuovo DPCM.

Il Premier Giuseppe Conte ha detto ai cittadini italiani che vuole evitare un lockdown di massa come accaduto in primavera.

Le misure restrittive, però, non sono di certo così lontane dalla quarantena totale. Negozi chiusi, coprifuoco nelle maggiori regioni italiane, e limitazioni varie, non permettono a tutti di lavorare come vorrebbero.

In queste ultime ore, si sta parlando molto della chiusura dei negozi. E soprattutto, l’orario della suddetta chiusura.

Il nuovo DPCM, gli orari di chiusura dei negozi

Secondo l’agenzia stampa Adnkronos, gli orari di chiusura die negozi non subiranno modifiche nel nuovo DPCM.

Queste almeno sono le fonti governative da cui attinge Adnkronos. Il più grande spauracchio, circolato per via di alcune indiscrezioni, era la chiusura totale e nazionale alle 18:00.

Ipotesi quindi smentita, ma alcune limitazioni nelle regioni con più alto numero di contagiati potrebbero avvenire già nella giornata di domani.

Il Premier Conte incontrerà i capi delle delegazioni per discutere delle nuove restrizioni.

Alcuni vertici stanno spingendo per un coprifuoco nazionale, che non sarà alle 18:00 come precedentemente ipotizzato ma alle 21:00.

Questo consentirebbe a molti esercizi di rispettare il loro canonico orario di apertura e chiusura.

Per quanto riguarda le regioni più colpite, potrebbero esserci chiusure a pranzo, a seconda di quanto la curva dei contagi racconterà nelle prossime ore.

Rimaniamo in attesa di sviluppi, continuando a raccomandare unità e spirito di iniziativa a tutti gli esercenti colpiti da questa ingente crisi.


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