Vaccini anti-Covid 19: finite le scorte

Da più di un anno tutta l’Italia (come il resto del mondo) si è ritrovata a combattere contro un virus mai affrontato prima, un virus che ha seminato il panico in tutta la popolazione. Il corso degli eventi è noto a tutti, in particolare quello dei primi mesi, nella fase in cui non si avevano le giuste armi per contrastare il Covid-19.

 

Da qualche mese però è arrivata finalmente la svolta, che ha permesso alle persone di tornare ad una semi normalità: la scoperta dei vaccini. Attualmente se ne conoscono quattro, ovvero AstraZeneca, Johnson & Johnson, Pfizer e Moderna. Negli ultimi giorni però, è stata fatta una scoperta sconcertante su uno di questi: continua a leggere l’articolo per saperne di più.

 

 

 

 

Il preoccupante dato

Il Bel Paese ha velocizzato l’andamento della vaccinazione per poter tornare il prima possibile alla vita di sempre, senza nessuna restrizione. Ma c’è stato un fatto che ha destato la preoccupazione degli esperti, una vicenda accaduta in Puglia. Alcune fonti hanno dichiarato che in questa regione sono terminate ufficialmente le dosi a disposizione del vaccino AstraZeneca, mentre ne restano ancora 246.714 di Pfizer. La questione è molto curiosa, se si pensa che fino a poco tempo fa molte persone erano scettiche nel farsi iniettare le due dosi del vaccino Vaxzevria (AstraZeneca) a seguito di alcuni casi di trombosi.

 

 

 

 

La grande iniziativa

Il vaccino AstraZeneca non sarà approvato dall'Europa entro gennaio- Corriere.it

La domanda sorge spontanea: come pensa di ovviare al problema la Puglia? Attualmente, nelle regione restano  200.412 dosi di Pfizer, 22.368 Moderna e 24.650 J&J. In totale, sono state distribuite 2.399.791 dosi su 2.646.505 ricevute. Tutto questo è stata una conseguenza dell’open day che è stato organizzato nella provincia di Bari.

 

L’iniziativa, presa in maniera molto positiva dalla popolazione, ha fatto sì che tutte le dosi riservate a questa giornata siano terminate nel giro di tre ore. Anche se la vicenda ha fatto preoccupare, in realtà denota un risvolto positivo e per niente scontato: gli italiani non temono i vaccini. E non è tutto, perché a breve potranno tutelarsi anche gli under 40.


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