Vaccino anti-Covid, l’Italia è il Paese che ne ha ricevuto di meno

La questione dei vaccini in tutto il mondo continua a tenere banco.

Le case farmaceutiche hanno distribuito le prime dosi (simboliche) di vaccino anti coronavirus in tutto il mondo.

Tra questi Paesi, vi è ovviamente anche l’Italia, una delle nazioni più colpite dalla pandemia di coronavirus.

I dati parlano chiaro, l’Italia ha vissuto nel pieno della prima ondata e della seconda ondata un numero incredibili di contagiati e, purtroppo, anche di morti.

Eppure, nonostante tutto, l’Italia è uno dei Paesi che ha ricevuto meno dosi di vaccino.

Perché l’Italia è stata così penalizzata rispetto alle altre nazioni?

Vaccini anti-coronavirus, l’Italia è stata penalizzata?

Quando sono usciti i primi dati sui vaccini somministrati, sono in molti a chiedersi se l’Italia sia stata effettivamente penalizzata.

Il primo a sollevare la questione, è stato il famoso virologo Burioni.

Con un post su Twitter, si è semplicemente chiesto:

“I conti non tornano. Le nostre autorità dicono che ogni stato europeo ha ricevuto 10.000 dosi per l’odierna vaccinazione simbolica. I media tedeschi riportano che la Germania ne ha ricevute oltre 150mila. Chi ha ragione?

L’Italia, per la giornata dedicata interamente al vaccino (il 27 dicembre), ha ricevuto poco più di 9500 dosi, mentre la Germania molte di più (oltre 150mila).

Com’è stato possibile?

Vaccini anti coronavirus, l’Italia ne ha ricevuti di meno

Il commissario Domenico Arcuri, interrogato sulla questione vaccini, ha provato a spiegare il problema.

Inizialmente ha detto:

“Le dosi di vaccino simboliche sono state erogate in base la numero di abitanti”.

Eppure, i conti non tornano ugualmente.

Per esempio, la Danimarca (nemmeno 6 milioni di abitanti) ha ricevuto 40mila dosi di vaccino, a fronte delle nostre 10mila per quasi 60 milioni di abitanti.

O ancora: Malta ha ricevuto le stesse dosi dell’Italia, pur avendo una popolazione totale poco inferiore a quella di Genova.

Con una nota successiva, Arcuri ha provato a spiegare la questione.

“Le 150mila che sono state consegnate fanno parte delle forniture successive che nel nostro Paese arriveranno a partire dal 28 dicembre. L’assegnazione è stata fatta a livello Ue sulla percentuale di popolazione, sia per il vax day sia per le forniture successive a regime. Il nostro piano di distribuzione prevede di avere 450mila dosi a settimana a partire da domani, che arriveranno direttamente nei luoghi di somministrazione”.

Ma adesso, quale sarebbe la verità?


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